Per il popolo basco l’uscita di questo secondo album degli Aintzina deve essere una festa; è un altro tassello, un altro pezzo di questa millenaria minoranza linguistica e culturale che si aggiunge ad altri che consentono a traghettare nel futuro il patrimonio delle provincie basche spagnole e francesi.
Aintzina è il gruppo formato da Zigor Sagarna, Arkaitz Miner, Juanjo Otxandorena e Alan Griffin, suonatore di alboka e ricercatore facente parte anche del gruppo Alboka, e questo “Kosinatak Kanberala” conferma a se ce ne fosse stato ancora bisogno quanto sia importante per la cultura basca il lavoro sul repertorio musicale e linguistico, sul patrimonio strumentale, sulla composizione e sugli arrangiamenti che questo quartetto sta svolgendo in questi anni con altri gruppi come i già citati Alboka, Xabier Lete, Balen Lopez De Munain e Xarnege e di etichette discografiche come l’Aztarna di Joxan Goikoetxea.
Ci sono naturalmente i brani strumentali, quello d’apertura composto da Alan Griffin o la danza delle spade di “Zumeak”, ma ci sono soprattutto le ballate, i canti narrativi che ci raccontano storie di marinai (“Ana Juanita”), di pastori (“Artzain Nindagoenian”), di soldati che ritornano dalla guerra (“Soldadoaren Itzulera”) o di vicende matrimoniali (Urrutiako anderea”). Tematiche naturalmente tutte comuni ad altre culture europee, che qui emergono nella sfaccettatura basca, una cultura ed una lingua sulle cui antichissime origini si sa ancora poco, ma che una volta finita l’oppressione – sono solo culturale – franchista ha trovato nuovi impulsi e nuovi interessi nelle generazioni successive; forse l’assoluta proibizione di parlare in basco, di scrivere in basco, di suonare “basco” è stato aggirato dalla cultura orale che ha permesso di superare l’oscurantismo imposto da Franco per molti decenni. Alla generazione di musicisti come quelli che formano Aintzina spetta il compito di proseguire nel presente e nel futuro, ma con la grande serietà e qualità che emergono da questo lavoro le nuove generazioni avranno materiale su cui studiare e ritornare a studiare la cultura di questo straordinario Paese.
Alessandro Nobis
Aintzina – “Kosinatik Kanberala” (CD)
Aztarna Records, 2012
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