Il 27 e il 28 maggio, a Roviano (Roma), si terranno due giornate dedicate alla Pupazza, il grande fantoccio di cartapesta, dalle fattezze femminili, protagonista di alcuni riti e feste dell’Italia Centrale. La pupazza – dalle misure sovradimensionate e dalle forme pronunciate – viene fatta ballare durante alcune ricorrenze e al termine di queste bruciata. Tale forma di spettacolo tradizionale, come molti aspetti della cultura popolare, ha subìto un forte ridimensionamento, con il rischio di dispersione di saperi, di tecniche e di processi creativi legati alla cultura locale.
Per valorizzare e sostenere questa tradizione, il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Roviano, organizza una serie di attività concentrate nell’ultimo fine-settimana di maggio. L’evento si inserisce all’interno del progetto Un Fiume di Cultura, del Sistema Museale Territoriale Medaniene e che coinvolge, oltre al Museo di Roviano, i musei di Anticoli Corrado, Arcinazzo, Arsoli e Riofreddo. L’evento, che vede la collaborazione scientifica dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale di Roma, è in connessione con la Giornata Internazionale dei Musei dedicata quest’anno a Museums and contested histories: Saying the unspeakable in museums (Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei).
L’iniziativa prevede un laboratorio di costruzione, aperto a chiunque voglia acquisire conoscenza di queste pratiche (il laboratorio è aperto anche ai bambini). Contestualmente si terrà un convegno tematico su tale fenomeno, con specialisti provenienti dal mondo delle discipline etnoantropologiche e etnomusicologiche. Interverranno: Paola Elisabetta Simeoni (antropologa culturale), La danza dei giganti; Alessandra Broccolini (antropologa culturale, docente presso l’Università “Sapienza” di Roma), Pupe e pupazze tra marginalità, agency e resistenza. Casi da Lazio e Abruzzo; Emiliano Migliorini (etnomusiocologo, direttore del Museo della Civiltà Contadina di Roviano e del Museo delle Tradizioni Musicali di Arsoli), Il ballo della pupazza. Rilievi etnomusicologici; Artemio Tacchia (studioso di storia locale), Danza e morte della pupazza nel territorio Equo: un’indagine del 1999; Enrico Bonanni (architetto, studioso di tradizioni locali), La pantasima. Dal fantasma all’idolo.
L’iniziativa si concluderà con un concerto di musica tradizionale, visto il valore che la musica assume nel rito, e una performance coreutica con il ballo delle pupazze costruite durante i laboratori, accompagnato dal Complesso Bandistico “Gioacchino Rossini” di Roviano.
La pupazza a Roviano
A Roviano la pupazza è un grande fantoccio costruito con una intelaiatura di canne, bastoni e fil di ferro, ricoperta con carta di giornali e manifesti. Sulla superficie è ricavata un’apertura per garantire la visuale al manovratore che si colloca al suo interno. Nel giorno della festa patronale, la pupazza si fa ballare in piazza, con i cittadini che improvvisano danze, corse, pantomime tutt’intorno ad essa, la spingono, la toccano. Dopo qualche ora di balli, viene data alle fiamme. Tutti assistono, anche commentando, all’esecuzione e morte del fantoccio. Alcuni, a seconda di come brucia, vi traggono auspici per l’anno che verrà. Quella della pupazza (o pantasima) è una tradizione piuttosto diffusa nel territorio e nelle aree circostanti, elemento magico-rituale a cui si ricorre per scopi propiziatori e protettivi
Un laboratorio di costruzione di pupazze
Il 27 e 28 maggio, presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene di Roviano, si terrà un laboratorio di realizzazione della pupazza condotto da costruttori rovianesi, specialisti nell’allestimento di fantocci rituali. Un’occasione rara di accesso a saperi e tecniche della tradizione e di sperimentazione delle esperienze creative locali; una dimostrazione diretta di come queste pratiche si connettano al mondo festivo e ad un particolare orizzonte magico-simbolico. Un’opportunità non solo per gli studiosi di antropologia e gli appassionati di folclore, ma per tutti coloro che siano interessati a questo fenomeno – nei suoi aspetti creativi, tecnici, ludici – in funzione dell’ampliamento del proprio bagaglio di conoscenze in un ambito poco noto, non solo nei suoi momenti realizzativi, ma anche in quelli performativi (una volta costruita la pupazza viene fatta ballare e poi viene bruciata). I laboratori, adatti a qualsiasi fascia d’età, sono aperti a tutti e gratuiti.
Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene
Piazza San Giovanni 1, 00027 Roviano
www.museoroviano.it
rovianomuseo@tiscali.it
tel: +39 0774 903023
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