di Tito Saffioti
La rivista Lares vanta un’anzianità che la colloca tra le più vetuste del panorama nazionale. È stata, infatti, fondata nel 1912 da Lamberto Loria e da allora è uscita regolarmente, ad esclusione soltanto degli anni delle due tragiche guerre mondiali. La rivista ha recentemente cambiato il direttore, Pietro Clemente, che l’ha guidata dal 2003 al 2017, ha lasciato il posto al docente dell’Università di Pisa, Fabio Dei. Facciamo gli auguri al nuovo direttore nella certezza che saprà proseguire nella strada di assoluta eccellenza cui ci ha abituato la rivista.
Questo è l’indice dell’ultimo numero pubblicato: Alberto M. Sobrero, La macchina antropologica. Michel de Certeau: l’invenzione del quotidiano (Prima parte); Valentina Porcellana – Cristian Campagnaro, Dalla strada alla casa. Oggetti e spazi domestici nei percorsi di inserimento abitativo di persone senza dimora; Manuela Vinai, Le cose in casa. Per un’antropologia della domesticità in situazioni di emergenza abitativa; Paola Atzeni, La cultura dei minatori delle Alpi. Una svolta negli studi antropologici italiani?; Fabio Dei, Ripensando il folk revival. L’avvenire di un’illusione; Antonio Fanelli, Il Folk music revival e le regole dell’arte; Pietro Clemente, Epiche minori; Jacopo Tomatis, Il pubblico e il popolo; Antonello Ricci, Le molte facce del folk. Riflessioni disordinate a partire dal volume La musica folk. Storia, protagonisti e documenti del revival in Italia.
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