Come molti lettori di FB già sanno, sono legato a Zachary Richard da un affetto certamente particolare. E’ stato il primo ospite “americano” a credere in me e a suonare in un disco dei Chicken Mambo parecchi anni fa. Negli ultimi anni c’eravamo un po’ persi di vista. Nel frattempo lui è diventato un’autentica star in Canada, dove ha scalato le classifiche con i suoi dischi cantati in francese e dove ogni suo concerto è un evento al quale accorrono migliaia di persone. Tutto ciò, seppur gratificante, lo ha però un po’ allontanato dal suo pubblico internazionale. Ma adesso Zachary è tornato. E’ tornato alla grande con un nuovo disco in inglese, peraltro molto bello, e già recensito positivamente da gran parte della critica statunitense. Qualcuno ha addirittura scritto che questo è il più bel disco di Zachary da almeno vent’anni. Forse non è vero, fatto sta che “Last Kiss” è un album colmo di ballate coinvolgenti e melodie profonde. E’ un disco ben cantato, ben suonato e magnificamente registrato. Per l’occasione Zachary ha scritto nuove canzoni tutte di ottimo livello con alcune punte di vera eccellenza con titoli come l’iniziale “Dansé” che sembra arrivare da “Woman in the room”; e “The Leeve Broke”, ballata spiritual che a detta di chi scrive è la più toccante song mai scritta sulla tragedia provocata dall’uragano Katrina. Un vero capolavoro. Altre canzoni di grande presa “Fire in the night”, lenta e meditativa, la struggente “Last Kiss”, “Just ain’t enough” con un bell’hammond sugli scudi, “Give my heart” piccola gemma sonora; e “The ballad of C.C. Boudreaux” con Zachary bravo anche al piano. Un discorso a parte merita “Au bord de Lac Bijou”, canzone stupenda, qui riproposta nella stessa versione contenuta in “Cape Enragé” con il grande Freddy Koella al violino e alla lap steel. Una canzone così bella che quando l’ascoltai per la prima volta da Zachary stesso mi commossi fino alle lacrime. La suonai anche un paio di volte dal vivo con lui. Con il suo permesso ne feci una traduzione in italiano intitolata “Canzone delle rondini” e la misi nel mio “Heroes & Friends” il disco in cui lui era ospite. Ma quelli erano altri tempi. Ora è il tempo di “Last Kiss” un grande disco che si chiude in bellezza con la rilettura di uno dei capolavori di The Band “Acadian Driftwood” in cui Zachary duetta con Celine Dion, che per l’occasione sceglie toni accorati e discreti per una canzone davvero immortale. Welcome back Zachary!
Fabrizio Poggi
Richard, Zachary – “Last Kiss” (CD)
Arist Garage/Musicor – MQMCD 2402, 2009
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