di Alberto Grollo
Sarà che la chitarra è donna, sarà che morfologicamente ne riassume le sembianze… sta di fatto che a certi livelli viene cercata e si concede quasi solo a noi maschietti. Rari sono gli esempi che fanno eccezione a questa regola (Joni, Laurie…). Laura è una gran bella eccezione di figliuola (fatto che non guasta mai..), bazzica molto su Facebook e è là che è avvenuta la scoperta, fin dai primissimi filmati in cui registrava alcuni arpeggi mimetizzata da un berretto da baseball. Fraseggi molto semplici, ma caratterizzati da una bella musicalità e una grande precisione. Il suo modo di comporre deriva dal fatto che, avendo ripreso in mano la chitarra dopo molti anni di inattività, e avendo dimenticato molte nozioni tecniche e accademiche apprese in giovane età, si è sentita libera di esplorare l’universo delle accordature aperte proprio perchè slegate dalle posizioni degli accordi e note tradizionali, che ritrovi istintivamente sulla tastiera. Significativo ciò che lei stessa dice: Rousseau diceva che la cultura è tutto quello che rimane dopo che hai dimenticato tutto. Io con le accordature aperte mi sento così…..libera di sperimentare in ogni direzione creativa di suono, avendo dimenticato tutto, ma con la memoria delle cose che ho ritenuto nel mio modo di sentire importanti. Nel mio cd ne ho usate otto diverse per dieci pezzi. E nei nuovi pezzi che sto componendo ora ne uso delle nuove ancora… è un pianeta senza frontiere ormai…
Quindi GGCGCC per Caffè Orient Express, CGCGCC Gamberi, CACGCE per Semplice Così e DACEAE usata per Riva Notturna, che poi sono i brani più significativi di un disco nato sicuramente come sfida alla banalità di tutti i giorni. Sta iniziando anche un’attività live che immagino le darà sempre maggiori soddisfazioni. Molto belli e professionali i video. Un in bocca al lupo e un consiglio a continuare e a perfezionarsi sempre più.
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