Scriviamo queste righe mentre Sanremo 2015 è in pieno svolgimento, proponendoci la consueta dose di canzoni più o meno belle che celebrano il trionfo –per almeno sei giorni- della musica fatta per vendere. Quest’anno abbiamo voluto analizzare brevemente i contenuti dei titoli delle canzoni in gara. Nessuna sorpresa apparente: la parola più usata nei titoli risulta essere AMORE, mentre ai posti d’onore si piazzano MONDO e FINESTRA. Verrebbe da dire: una visione cosmica della vita, proiettata verso l’esterno: se non fosse che il pronome più utilizzato è IO e non il logico NOI. L’unico nome proprio citato è ELISA, che ci riconduce a trascorsi beethoveniani e sanremesi. Netta supremazia della positività, con la presenza di GRANDE, BUONA, AVANTI, FAVOLA, FORTUNA, IMPORTANTE, STRAORDINARIO, LIBERA (ben 7 lemmi contro i soli 4 negativi ESPLODE, INFERNO, INFRANTI, NOSTALGICO).
Passiamo alle curiosità. Nei testi delle canzoni di Sanremo 2015 ci sono una ventina di parole usate una volta sola: se NOSTALGIA, BANDIERA, TERRA, PARADISO, DANZA, MADRE sono piuttosto ovvie (e anzi stupiscono per la loro relativa unicità) non stupisce affatto che INGRANAGGIO, BAGAGLIO, PROGETTO, SPIRALE, BLUES appaiano una sola volta.
Discorso a parte meritano CHAMPIONS LEAGUE, PEPPA PIG, MOTORINO, UTERO, PADRETERNO, GALLEGGIANTE, PRESERVATIVO, COGLIONI, espressioni tutte usate in una sola canzone, quella proposta da due attori, oggi riciclati come cantautori, che hanno raggiunto la celebrità come Soliti Idioti. Cercavamo un degno finale per questo editoriale: siamo certi di averlo trovato.
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