E così, dopo La Bouttine Souriante e Le Voleè du Castors, ecco che arriva un altro, ottimo gruppo dal Canada francofono del Quebec. Si tratta di un quartetto, già visto in Italia la scorsa estate grazie a Frame Events, che pubblica questo lavoro, il secondo dopo “Maudite Moisson” del 2002.
E non possiamo fare che associarci, dopo attenti ascolti, alle positive recensioni che già in Nordamerica sono apparse sulle più autorevoli riviste del settore come “Sing Out” e “Dirty Linen” che ha dedicato al gruppo la copertina di uno dei suoi numeri usciti nel 2005; è un altro ottimo lavoro che ci conferma come il movimento musicale che interpreta la tradizione franco – canadese sia più che mai vivo e vegeto, in grado di offrire in studio ed in concerto momenti di assoluto livello.
Dal Canada sono arrivati “via disco” numerosi musicisti, come Neil Young, Joni Mitchell, The Band, Loudon Wainwright, Leonard Cohen o Bruce Cockburn, tutti però legati alla faccia anglofona di questa sconfinata nazione, mentre tra i francofoni ricordiamo quelli già citati in apertura di recensione; ricordiamo inoltre, per completare lo schematico quadro delle tradizioni canadesi, il ricchissimo patrimonio delle popolazioni indigene, dai nativi della fascia artica a quelli delle praterie.
Lodi sperticate quindi per questo “Les amants du St. Laurent”, un tassello importante per chi già conosce questo mondo musicale ed anche l’ideale approccio per chi non si è mai avvicinato al folklore di questa terra, grazie all’immediatezza delle melodie e dei ritmi arrangiati sapientemente dallo stesso quartetto “quebecoise”. Chitarra, fisarmonica, ghironda e violino propongono danze come “La semaine du paisan” o ballate come la seguente ”Marguerite” – tanto per citare due brani – offrendoci uno spaccato del deciso percorso musicale e della bontà del progetto che fanno facilmente prevedere un luminosissimo futuro per il gruppo.
Alessandro Nobis
Le Vent Du Nord – “Les Amants du St. Laurent” (CD)
Ici Records, 2005
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