AUTOPRODUZIONE, 2008 – FOLKSINGER/ITALIA
Monica Bulgarelli ha una voce morbida ed educata, ma capace anche di graffiare, e una malcelata passione per il folksinging più puro, quello accompagnato da chitarra e poco più. Con alle spalle un curriculum artistico di spessore (diploma di chitarra classica, numerosi concerti come chitarrista e arpista, un’esperienza didattica con l’orchestra di giovani Ichitarrissimi da lei stessa fondata, figlia d’arte –la madre è il mezzosoprano Livia Matassi) la veronese Monica compone in inglese ballate di argomento intimistico che canta con partecipazione, accompagnandosi con la sua chitarra flatpicking e con l’arpa celtica, sorretta dal basso preciso e sempre opportuno di Alessandro Carminati con la partecipazione di Daniele Maschio alle chitarre classiche e acustiche e Giacomo Bulgarelli alla chitarra elettrica.
Ci rendiamo conto, rileggendo quanto scritto finora, di aver corso il rischio di trarre in inganno qualcuno, e allora precisiamo. In Listen non ci sono elfi e folletti, non è certo quel genere di musica, che peraltro ha stuoli di estimatori. C’è invece una cantautrice consapevole dei propri mezzi che si esprime con grintosa personalità, avendo certamente solidi riferimenti di qua e di là dell’Oceano ma sapendo anche cercare una propria strada espressiva originale. Un disco concreto e di gusto, capace di emozionare senza mai rendersi evanescente, strumentalmente molto curato, con echi che rimandano a paragoni illustri ma soprattutto un disco che ci presenta un’artista matura, una piacevolissima sorpresa che ci auguriamo di poter ascoltare presto nella dimensione live. A volte la qualità è vicina di casa. Basta saperla ascoltare… Listen, appunto.
Roberto G. Sacchi
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