Chi si è avvicinato in passato alla musica danese pensando di trovarsi nella stessa varietà e ricchezza musicale di altri paesi nordici come la Svezia o la Finlandia, può essere rimasto deluso. Certo, questo succedeva anche a conseguenza della superficialità di nostri sguardi che volevano semplicisticamente racchiudere entro il termine Scandinavia cose troppo diverse. Tuttavia forse non erano molti i gruppi danesi che emergevano con uno stile tradizionale particolare o che avevano assorbito le radici della propria cultura per dare vita a qualcosa di realmente nuovo.
Le cose oggi sono cambiate.
In Danimarca esistono fior di organizzazioni e associazioni che sul terreno del sostegno delle culture musicali tradizionali, nonchè delle nuove sonorità che da esse attingono, hanno investito denaro ed energie. Non a caso esiste un Folk Council che, cercando di promuovere la musica danese anche all’estero, comincia ad esportare le incisioni di alcuni dei gruppi più interessanti.
Uno di questi (sì, non preoccupatevi, l’indispensabile introduzione è finita!) è il gruppo Phœnix, un gruppo per il quale viene spontaneo l’accostamento tra il parlare di una cultura musicale nuova (per FB!) e la necessità di un alfabeto nuovo per i nostri programmi di scrittura (che spesso non riportano alcune delle lettere degli alfabeti nordici…).
I Phœnix sono un gruppo di giovani musicisti pieni di vigore ed energia musicali che qualcuno di voi può avere ascoltato in qualche festival estivo nell’Europa Centro-Nord. Benchè giovani questo gruppo ha al suo attivo ben 5 CD e una vittoria, nel 1996, in una competizione di nuove sonorità folk-progressive in Danimarca (NYT-Folk ‘96).
Unione di filoni diversi, dalla tradizione danese alle radici nordiche, africane, jazz e rock, il suono che ne risulta è un suono divertente, magari non pretenzioso, ma sicuramente interessante.
Il lavoro di cui si occupa la recensione è del 1999, un disco live che raccoglie le migliori musiche di un lungo tour danese, sia composizioni tradizionali che originali… Un disco il cui ascolto, il “crudo” ascolto di un disco non registrato in studio, può ben raccontare la storia del gruppo e specialmente la varietà dei suoi suoni.
Nella foresta di questi suoni, dai quali emergono in particolar modo i timbri dei clarinetti di Anja Prst Mikkelsen, si incontra il violino di Kristine Heebll, le percussioni (dunque, non batteria!!) di Jesper Falch, la fisarmonica a piano (no, non ho detto organetto…) di Jesper Vinther Petersen in compagnia dei flauti e delle cornamuse (skkebipe) di Katja Mikkelsen.
Non credo che questa registrazione dei Phonix sia assolutamente imperdibile; però sono certo che il pizzico di ironia e di freschezza che porta, come un vento carico di neve dal lontano Nord, sia un sale di cui molti gruppi oggi avrebbero bisogno.
Un brano da consigliare ? Eccovi accontentati: traccia n°4, Bjorneschottish.
Per il reperimento di questo CD, come di altri danesi che recensirò in futuro, non ho da indicarvi luoghi particolari. Nel rubricone troverete le informazioni, gli indirizzi giusti per richiederlo.
Tiziano Menduto
Phœnix “Live!” (CD)
Go’ Danish Folk Music Distribution – GO-0299, 1999
Lascia un commento