Portogallo e Salento. Una striscia di terra rivolta ad occidente verso l’oceano Atlantico, una stretta penisola nel mar Mediterraneo, tra Adriatico e Ionio. Due luoghi che sembrano diversi e lontani, che vengono avvicinati da una proposta musicale che fonde in un unico linguaggio il repertorio e la chitarra portoghesi con il patrimonio culturale salentino. Il fado e il griko.
Racconta Marco Poeta nelle note di copertina, che a 19 anni acquistò un 33 giri di Amalia Rodrigues, convinto che si trattasse di un disco di bossa nova: “Credetemi, quando lo ascoltai a casa rimasi impietrito… mi prese il cuore e l’anima, non saprei spiegare quello che di grande e profondo provai dentro di me”. Poeta poi fonderà un trio di fado e pubblicherà un CD, promuovendo concerti con grandi musicisti portoghesi e italiani. Nel 2005 avvenne l’incontro con Daniele Durante del Canzoniere Grecanico Salentino, del quale ascoltò in concerto le melodie salentine: Poeta fu impressionato dalla somiglianza melodica con il fado ed anche dalla similitudine per quanto riguarda gli argomenti dei testi. Successivamente, tramite Daniele Durante conobbe Roberto Licci dei Ghetonìa e rimase colpito dalle sue particolarità vocali. Grazie a Licci, venne in contatto con il patrimonio storico e culturale della Grecìa salentina, dal quale rimase profondamente affascinato.
E’ nato così “Mia spitta no coração”, un progetto a lungo accarezzato da Marco Poeta, che ha visto la luce nel giugno 2015.
Il CD include alcuni classici del patrimonio griko come “Imasto Kecci” e “Oriamu Pisulina”, musiche tradizionali del Salento come “Cesarina”, “Comu è bellu”, “Lu rusciu de lu mare”, “La cerva”, “Moretto”, “La turtura”, “Damme nu ricciu”. Accanto a questi, tre strumentali: “Lacrime salentine” composto da Marco Poeta, “O fantoche”, di Carlos Paredes arrangiato da Poeta, e “Fado dois tons”, tradizionale portoghese.
Accanto a Marco Poeta alla chitarra portoghese e alla chitarra acustica, anche arrangiatore dell’album, e a Roberto Licci alla voce ed alla chitarra acustica, suonano in questo lavoro Roberto Picchio alla fisarmonica e Maurizio Scocco al basso elettrico; in diversi brani compare Emilia Ottaviano, già voce dei Ghetonìa.
La sonorità argentina e scintillante della chitarra portoghese di Poeta ben si accosta alla voce intensa e “vetrosa” di Licci, così come le due musicalità, la portoghese e la salentina, vengono sposate in un unico flusso in cui sembrano fatte l’una per l’altra, accomunate, tra le altre cose, dal lirismo che entrambe sprigionano.
“Mia spitta no coração” è un lavoro che trasuda dolcezza, poesia e saudade, per dirla in portoghese, edito dall’etichetta AnimaMundi di Otranto e finanziato da PugliaSounds.
Carla Visca
https://www.youtube.com/watch?v=QC-r0tLOwhc
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