Molto attiva la Materiali Sonori, benemerita etichetta e società di distribuzione toscana. Per la label di casa c’è subito una chicca rappresentata da Bocca baciata non perde ventura (Giano/Materiali Sonori, 99134 – 8012957991340) di David Riondino. Il cantautore, poeta ed eclettico attore toscano reinterpreta, fra ballate e canzone d’autore, alcune immortali storie dal Decamerone di Giovanni Boccaccio. C’è un po’ di tutto in questo disco, spirito moderno e atmosfere da bardo medievale, cabaret e bella musica, con Riondino accompagnato da un ensemble di eccellenti musicisti guidati dal trombettista Mirio Cosottini. Un disco piacevole, intelligente e intrigante (e stranamente contemporaneo… d’attualità) che si fa ascoltare. Nel booklet una lunga e puntuale presentazione del prof. Maurizio Fiorilla dell’Università di Roma. A quasi quarant’anni dall’uscita del leggendario Non Vi Mettete A Spingere del Collettivo Victor Jara, questo album segna il ritorno a una importante collaborazione di David Riondino con la Materiali Sonori. Ci ritorneremo su.
Le Inventionis Mater con il loro disco Zapping (CD Visage Music, VM 3013 – 8012957991319) offrono invece una rilettura piuttosto originale di alcune straordinarie pagine del mai sufficientemente venerato Frank Zappa (G-Spot Tornado, Igor’s Boogie, Son Of Mr. Green Genes, …), Edgard Varese, Igor Stravinsky e composizioni dedicate di Pierpaolo Romani. Fra musica da camera, suoni e intrecci inconsueti, pop obliquo, bella musica con ironia. proposta da Pierpaolo Romani al clarinetto e al clarinetto basso, Andrea Pennati alle chitarre, Nazareno Caputo al vibrafono e alle percussioni.
Il terzo titolo in uscita è dei The Love Thieves e s’intitola Soft (CD Materiali Sonori Associated, 99650 – 8012957991340), nove tracce in inglese, nelle quali emergono sonorità ed influenze pop ed elettroniche direttamente dagli anni Ottanta, che sfiorano a tratti il rock e lo shoegaze, sonorità new wave degli anniOttanta, reinterpretate in chiave più moderna e con un nuovo spirito.
Per quanto riguarda la distribuzione, per l’etichetta Usura Music c’è una doppia uscita di Wim Mertens, con Dust Of Truths (CD Usura Music, WMM 1116 – 5425034350702), che conclude la trilogia iniziata con Charactersketch e seguita da What Are We, Locks, To Do?. Grande musica, innovazione, senso della sperimentazione in undici brani inediti per pianoforte e un orchestra d’impianto sinfonico di sedici elementi; quest’uscita era stata preceduta dal già citato What Are We, Locks, To Do? (CD Usura Music, WMM 1416 – 5425034350627), seconda parte della trilogia Cran aux Oeufs. Nuovo disco 2016, per voce e pianoforte, ispirato all’Egitto del terzo secolo a.c., ad Alessandria d’Egitto e al poeta Callimaco, alla famiglia reale di Tolomeo e soprattutto alla figura della regina Berenice. Intreccia mito e realtà, indaga sul potere politico e l’influenza culturale dell’antica civiltà egizia. La formazione del primo album della trilogia è stata un ensemble, il secondo è il suo decimo album per piano e voce, il terzo lavoro della trilogia sarà per orchestra sinfonica. Wim Mertens, con queste scelte. vuole garantire un open continuum, un finito senza chiusure. E rimane il suo linguaggio originale e riconoscibile. Una musica senza tempo e senza nome, che fa vibrare l’anima.
Eccoci poi agli Embryo, con It Do (CD Trikont, US-0479 – 4015698007138) (2LP Trikont, US-0479-1 – 4015698007169), un nuovo disco (con album doppio in vinile) dello storico gruppo tedesco: registrazioni inedite degli ultumi anni (2015-16) con alcune preziose tracce (come Russian Melody di Mal Waldron) e ospiti da ogni parte del mondo: Deobrat Mishra al sitar, Prashant Mishra alle tabla, Hasan Gorgun alla darbuka, Nikita Fialkov alla voce, Youssef Amazl al bendir, Abdul Samad Habibi al rebab, Roma Bunka alla chitarra… Gioielli di rock-jazz, fusion e world music confezionati con sapienza da Christian Burchard e dalla sua erede Marja Burchard che si dividono fra batteria, piano, tastiere, marimba, flauti, voce.
Per la Cramned records sono invece usciti Soapskills con the Best Of Soapkills (2LP Crammed Discs, cram 260 DLP – 876623007326), un bel doppio album per il Best Of di una delle prime indie band provenienti dal Medio Oriente, fondata alla fine degli anni Novanta da Yasmine Hamdan e Zeid Hamdan, ambedue nati a Beirut, in Libano. Musica araba (sia classica che folk) ma anche dalla musica elettronica, dub e trip hop; i Tuxedomoon, Half-Mute (remastered) (LP Crammed Discs, cboy 1010 – 876623007395), con la ristampa rimasterizzata del classico della new wave americana (stampato nel 1980 dalla Ralph Records, l’etichetta dei Residents) e primo album della band di Steven Brown, Blaine L. Reininger, Peter Principle, pubblicata in occasione della seconda parte dell’Half-Mute Tour; un interessante Acid Arab, Musique de France (CD Crammed Discs, cram 272) (LP Crammed Discs, cram 272LP – 876623007630): potente musica elettronica ed energia pura! Per due anni Acid Arab hanno coinvolto e incantato il pubblico dei festival e dei club di mezza Europa con la loro miscela inebriante di musica elettronica occidentale mescolata a voce e sonorità orientali. Formati nel 2012 dai DJ parigini Guido Minisky e Hervé Carvalho, Acid Arab hanno pazientemente affinato il loro stile, incontrando decine di artisti provenienti da tutto il Nord Africa e il Medio Oriente. Un progetto costruito sulla creazione di musica basata su un incontro (diciamo a parità di condizioni) tra i diversi mondi culturali (al contrario di un semplice collage). Un bel segnale in questa nostra epoca…
Su etichetta Visage Music sono usciti il bell’album di Maurizio Geri, Jacopo Martini e Nicola Vernuccio, Djambolulù Swing Trio (CD Visage Music, VM 3012 – 8012957991302), un trio di sole corde all’insegna dello swing-manouche nostrano, guidato da Maurizio Geri (Banditaliana). Pochi gli standard e molte le composizioni originali, una reunion fra i più apprezzati interpreti dello stile in ambito italiano, ma riconosciuti anche a livello internazionale. Special guest Stefano Cocco Cantini al sax; secondo disco in distribuzione lo splendido Gigi Biolcati, con Da Spunda (CD Visage Music, VM 3011 – 8012957991296), primo album del batterista, percussionista, compositore e cantante Gigi Biolcati, membro stabile di formazioni come Banditaliana, Bella Ciao e YouLook Trio, qui in versione one-man-show: accompagna la propria voce con una pluralità di percussioni (inclusi anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, l’originale fast-foot – cassetta di legno suonata a piedi nudi, da lui stesso creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta da ristorante cinese. Del tutto uniche le performances di Body Percussion e la trasformazione del ritmo del dialetto in una sorta di rap.
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