Tastierista e compositrice finnica, Milla è un’artista eclettica che si è occupata in questi anni di diversi repertori e mondi musicali, dal tango alla musica tradizionale, dalla musica da camera al teatro. L’ecletticità nel mondo musicale finlandese, in fondo, non è novità. Di lei abbiamo parlato in passato per le sue collaborazioni con la fisarmonicista finlandese Johanna Juhola.
La vastità degli interessi di Milla si arguisce già dal titolo di questo interessante lavoro: Minne (“dove” o “dove si va?”). Una sorta di dichiarazione di ricerca continua, di insoddisfazione verso limiti e confini che appaiono troppo stretti. Limiti che sono valicati da un organico musicale in cui l’harmonium, la celesta e altre tastiere primeggiano su un quintetto d’archi arricchito dalle corde di una chitarra.
Le composizioni di Milla, che insegna presso la Sibelius Academy (altra non novità per la moltitudine di musicisti finlandesi) , sono visive, molto immaginifiche, si adatterebbero perfettamente ad una colonna sonora pur non sembrando, al mio ascolto estivo, orfane di alcunché. E gli ascolti estivi, quelli dei cd che ti porti come una cerchia ristretta di amici nella tua vacanza, sono ascolti attenti. Ci sono i cd che metti una volta e non vorresti aver messo mai. Quelli che sono già una certezza perché si conoscono vita, morte e miracoli dei suoi esecutori/compositori. E quelli che si mettono una volta. E poi incuriositi li si rimette una seconda volta. E che poi diventano la colonna sonora di un viaggio. E quest’ultimo è proprio il caso di Minne. Un cd che è consigliabile per chi non cerca danze o documenti di una tradizione, ma una “musica contemporanea” da camera, piacevole, sapientemente costruita. Un delizioso disco che si ascolta tutto d’un fiato…
Tiziano Menduto
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