“La Frontera” è un gruppo attivo da parecchi anni, con incisioni discografiche già all’attivo, un quartetto formato da quattro ottimi strumentisti, come Miranda Cortes alla fisarmonica e alla voce, Michele Sguotti alla Viola, Violino e voce, Michele Pucci alla chitarra flamenca e Lorenzo Gasperoni alla batteria e percussioni. Proprio per questo mi ero sempre chiesto come mai questo gruppo sembrasse sempre essere timidamente alla ricerca di un’identità.
Ebbene, con questo “Mistral” “La frontera” ha definitivamente sepolto il suo passato, confezionando un album scintillante, splendidamente suonato e pieno zeppo di belle idee. Eccellente!
Dieci le tracce presenti, con una partenza bruciante con il brano che dà il titolo al disco con la bella voce di Miranda Cortes in grande evidenza. Seguono “Agua fresca” di Luis de Cordoba e “Sefarad”, altra bella composizione del quartetto e “Cadiz”, composta da Michele Pucci, per arrivare ad “Amore pirata”, di pugno di Lorenzo Gasperoni, con le percussioni in evidenza insieme con un bel lavoro ai bassi della fisarmonica.
Il brano successivo, “Tangos del Manana”, ancora di Michele Pucci, è il mio preferito di questo disco: bella la scrittura, melodie che si rincorrono felicemente e un arrangiamento molto ben curato che mette in evidenza tutti gli strumenti.
Dopo l’elegiaca e intensa “Neve em Abril”, Pucci ci regala ancora due brani, il ritmico “La Feira” e “Algeciras”, con un’intensa, sognante melodia e tutti gli strumenti a far a gara intrecciandosi elegantemente.
Chiude il disco una composizione di Dahmane el Harachi, “Ya Rayah”, per ricordare il punto di partenza e forse di arrivo.
Un’opera splendidamente matura, con Miranda Cortes puntuale e presente alla fisarmonica, Lorenzo Gasperoni preciso e incisivo con le percussioni, Michele Sguotti trascinante e sognante con gli archi e una nota di merito particolare a Michele Pucci per la fresca vena compositiva.
Andrea Del Favero