IL MANIFESTO CD 145, 2005 – FOLK CONTEMPORANEO/ITALIA
“Monkey” è il secondo disco dei Dounia, quartetto italo-palestinese con base a Catania. Con queste origini è naturale che la ricerca del gruppo sia incentrata sulle musiche del Mediterraneo, ma con in più il pregio di allargarsi a suggerimenti provenienti da tutto il mondo (come ad esempio nel primo brano, la cui ritmica “sudamericana” conferisce alla lingua araba del testo un intrigante accento brasiliano). Totalmente acustico, il quartetto basa il proprio stile sulla chitarra di Vincenzo Gangi, le percussioni di Riccardo Gerbino, la voce di Faisal Taher e il distintivo suono del contrabbasso di Giovanni Arena, qui usato in chiave melodico-ritmica, cioè impiegando l’archetto e con chiari riferimenti classici. Nella maggior parte dei dodici brani è questo l’organico impegnato, a cui a volte si aggiunge la voce di Clara Vuust o un solo strumento, sia esso l’organetto di Riccardo Tesi, la marimba di Enrico Grassi Bertazzi o il sax contralto di Gianni Gebbia. Unica eccezione “Darabni U Baka”, in cui è presente una piccola sezioni d’archi diretta da Francesco Calì. Il risultato è interessante e a volte di indubbio fascino, con passaggi e pezzi di grande equilibrio, dove la voce (quando presente) assume funzione di quarto strumento e di elemento portante su cui poggiano tutti gli altri suoni. In definitiva una musica di ricerca e dagli esiti qualitativamente alti, anche se il progetto che ne sta alla base non è (forse deliberatamente) chiaro. E se le caratteristiche stesse della musica del gruppo rendono difficile individuare il sentiero entro cui essa si muove, non sono certo di aiuto i testi del libretto: una serie di monologhi (autore Sal Costa) di un immaginario demiurgo, che non sembrano avere rapporti con i testi in arabo delle canzoni. Al di là di ciò ribadiamo il nostro giudizio positivo su “Monkey”, anche per l’indubbia originalità della proposta, che riesce comunque a distaccarsi dal quel generico stile mediterraneo tanto di moda in questi anni.
Marco G. La Viola
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