RADICIMUSICRECORDS RMR 119 – MUSICA CLASSICA E POPOLARE/ITALIA, 2007
Cosa sarebbe successo se una compagnia di artisti girovaghi, in una notte al chiaro di luna, si fosse imbattuta nelle composizioni mozartiane e si fosse lasciata travolgere dal desiderio di farle proprie, reinterpretandole in chiave popolare e intercalandole con serenate, fronne, tammurriate e pizziche autenticamente di ispirazione tradizionale? Probabilmente, questo disco. Nato da un’idea dello stesso Citarella (canto, percussioni, chitarra) e di Giandomenico Curi, realizzato grazie alla collaborazione di Gabriella Ajello (canto, percussioni), Carlo Cossu (canto, violino), Ennio D’Alessandro (clarinetti, ciaramella, percussioni, canto), Mauro De Vita (fagotto, canto), Riccardo Medile (chitarra, oud), Salvatore Zambataro (fisarmonica, canto) e dell’attrice Annachiara Mantovani, si tratta di un delizioso esperimento di contaminazione fra generi, insolitamente marciante fra due mondi che assai di rado si sono incontrati ufficialmente, nonostante molte e frequenti siano state le occasioni di incontro/scontro fra classico e popolare, fra colto e incolto, nel corso della storia della musica. Chi ci segue da tempo, sa che a noi le contaminazioni piacciono assai, soprattutto quando –come in questo caso- vengono condotte con brio e intelligenza, senza troppi narcisismi e con un occhio attento all’equilibrio fra le componenti perché il risultato sia legittimamente unitario e quindi il più universalmente fruibile. E quanto efficace sia stato il risultato, lo confermano il gradimento del disco e il suo successo di critica in ogni parte del mondo, specialmente in Nord Europa, dove evidentemente il calore umano ed artistico che scaturisce dall’ascolto del disco ha avuto la giusta consacrazione. Una traccia video completa l’opera, consegnandoci un prodotto di livello anche formalmente ricco ed elegante, di cui andare giustamente orgogliosi.
Sergio Palumbo
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