Trascinante, coinvolgente, devastante, lo stile chitarristico di Don Ross è un invito all’abuso di superlativi ogni volta che ci si accosta alla sua musica. Il gigante canadese è diventato, nel giro di pochi anni, il punto di riferimento per il movimento della chitarra acustica nel suo paese. E dietro di lui sta spuntando un folto gruppo di nuove leve, molto interessanti, come Andy McKee o Antoine Dufour, tutti della scuderia Candyrat. Don è sicuramente il vero erede di Michael Hedges, uno dei pochi musicisti che ne hanno saputo metabolizzare a fondo l’innovativa e lezione, per poi andare oltre. Nella sua musica il virtuosismo della nuova chitarra acustica è un puro mezzo espressivo, mai uno sterile esercizio fine a se stesso. Il lirismo di alcune melodie è quasi struggente, il tiro dei suoi brani più funk non fa rimpiangere una sezione ritmica. E in questo dualismo si condensa, forse, l’essenza della sua musica e della sua arte. Difficile tenere le gambe ferme con “How” o “Eat an Avalanche” o “Never” o “To Pernambuco”, impossibile non farsi coinvolgere dalle delicate atmosfere di “Brook’s Waltz” o “My Previous Life”. Attenzione, può dare dipendenza: una volta piazzato sul lettore Cd difficilmente si riesce a toglierlo.
Mario Giovannini
Ross, Don – “Music for Vacuuming” (CD)
Candyrat Records, 2006
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