Quando si tratta di scrivere la recensione di un disco come “Musique en Vogue” è forte la tentazione di cavarsela con un rimaneggiamento delle note di copertina. In fin dei conti, si tratta di musica per bal folk: ascoltata una, ascoltate tutte. E invece non è per nulla così, almeno in questo caso. Ne sono protagonisti due cugini pugliesi (Carlo e Tommaso Massarelli) che si autodefiniscono “interpreti di musica popolare del Sud Italia”. Fin qui, tutto normale. Se non fosse che i due geniali cugini, armati di strumenti in massima parte di origine meridionale (friscaletto, ciaramella, tamburello), eseguono alcuni “classici” del bal folk in voga in Occitania e Piemonte. Prima sensazione di destabilizzazione. Nascono così autentici esempi di divertissement musicale a partire dai titoli “Riso, patate e polka” o “Escoticha Pizzicata”. Seconda sensazione di destabilizzazione. E allora pensi che si tratti di qualcosa di poco più che goliardico, divertente ma del genere lo suonavo anch’io. Nient’affatto: i due Massarelli e il pugno di ospiti che rinfoltiscono le schiere del duo suonano sul serio: precisi al massimo, interpreti sensibili al gioco delle dinamiche, altro che bal folk alla viva il parroco… questa musica la puoi, la devi ascoltare. Terza sensazione di destabilizzazione. Insomma, per un disco incontrato di esordienti incontrati per caso non è certo poco: chi –pace all’anima sua- mi ha insegnato ad ascoltare musica mi disse che la buona musica ti destabilizza sempre. Ascoltando “Musique En Vogue” si siamo sentiti destabilizzati almeno tre volte… Non aggiungiamo altro, se non bravi tutti. https://www.facebook.com/duomassarelli.
Roberto G. Sacchi
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