Sono davvero contento che sia uscito questo live dell’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare. Si tratta della seconda registrazione prodotta da quando l’ensemble esiste (la prima Un, Du, Tri! risale al 2002), sempre coordinata dall’attento ed encomiabile lavoro del violinista Davide Castiglia, che si prende l’onere della direzione e degli arrangiamenti. Il lavoro del gruppone è sempre a 360°, mirato soprattutto a coinvolgere allievi provenienti da diversi corsi, assieme ad insegnanti e strumentisti che hanno frequentano l’ambiente della scuola dagli anni passati.
L’Orchestra della Scuola è oggi in una fase di rifondazione, acquisizione di nuovi elementi, uscita di altri, riprogettazione dei repertori, per cui si rischiava di aver lavorato per anni senza avere nessun documento che testimoniasse questo intenso lavoro.
Oltre a numerosi strumentali, specchio di musiche popolari, spesso esplorate nei corsi della scuola, tipici di diverse aree geografiche, il cd include alcuni brani provenienti da un lavoro di reinterpretazione della Buona Novella di Fabrizio De Andrè, dove al gruppo strumentale si aggiunge il gruppo corale condotto da Paola Sabbatani, che pure è voce solista dell’intero lavoro, sempre potente e caratteristica.
Un lavoro eterogeneo, che passa con disinvoltura da un brano del vecchio Banco di Mutuo Soccorso al Girotondo e alla Ave Maria di De Andrè, passando per la Moresca Nuziale di Riccardo Tesi, alle tarantelle celebri, brani balcanici, cantate popolari.
Dodici tracce per uno strumentario vario (coinvolte 37 persone) con forte attenzione al ruolo degli archi. Rispetto agli anni passati, l’inclusione nell’organico delle cornamuse di Matteo Rimini, nostro virtuoso doc, consente alcuni assoli di alta qualità che sfociano in quello splendido eseguito nella bellissima Danze di Lino Cannavacciuolo.
Un lavoro eterogeneo dicevo, volutamente, con tutte le imperfezioni e le sbavature di una registrazione in diretta (concerto di Gatteo Mare del 21 luglio 2007), che rende omaggio però con fedeltà e imparzialità a un meritevole lavoro che va avanti da dieci anni, da parte di un gruppone intergenerazionale che ha coinvolto ragazzi suonatori e cantori, dai quindici agli ottant’anni.
Marco Tadolini
Orchestrona – “Nei 10 Anni di una Orchestra Atipica” (CD)
Autoproduzione/Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, 2008
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