di Alessandro Nobis.
Newpoli è un eterogeneo ottetto di base sulla East Coast e formato da musicisti di diversa provenienza, ma accomunati dal calore e dalla bellezza della musica dell’Italia Meridionale e del Mediterraneo in generale. I bravissimi musicisti coinvolti in questo interessante progetto sono le due front women Carmen Marsico e Angela Rossi (canto), Fabio Pirozzolo (tamburello e canto), Björn Wennås (chitarra Battente, mandola e chitarra classica), Jussi Reijonen (oud, mandola e chitarra classica), Daniel Meyers (zampogna, ciaramella e flauti diritti), Karen Burciaga (violino) e Jeff McAuliffe (contrabbasso), e questo è il loro quarto disco dopo il loro esordio del 2008. Sgombriamo subito il campo dal sospetto che la musica di Newpoli sia una versione da cartolina della tradizione mediterranea da spacciare al pubblico d’oltreoceano; sarà la presenza di musicisti non italiani, saranno gli arrangiamenti dei brani – spesso originali – sempre convincenti e altrettanto efficaci, saranno le tematiche affrontate nei testi legati alla quotidianità spesso tragica che si vive nel Mare Nostrum e all’emigrazione (il brano d’apertura che dà il titolo all’album scritto in un dialetto della Basilicata che descrive il dramma dell’emigrazione e So’ Emigrante), ma questo, signori, è un gran bel disco che ha le radici ben piantate nel profondo della tradizione (i suoni, la pizzica salentina dei fratelli Ucci, il canto alla pelenzeca – l’altalena – con una bella aprtura di oud, che racconta un tema caro al canto narrativo italiano, ovvero il recarsi alla fontana per incontrare la donna di cui innamorarsi) e i rami in Nordamerica, terra nella quale nel recente o nel lontano passato i musicisti o le loro famiglie (basta leggere i loro nomi) hanno trovato rifugio e una nuova vita e dove hanno composto musiche e testi (faccio riferimento a Lagr’m’, con lo splendido dialogo tra le voci di Carmen Marsico e Angela Rossi e a ’Na voce sola cantata in napoletano (non mi conosco più quando mi guardo attorno / Ma che sta succedendo, il mondo è cambiato); e la semplice, ma significativa copertina è emblematica, a mio avviso, potendo essere riferita al Mediterraneo ma più in generale ai mari che l’emigrante deve sempre affrontare.
Disco non di facile reperibilità sul mercato italiano; per fortuna c’è il sito web del gruppo e ci sono i siti specializzati nella vendita on-line.
Lascia un commento