Gypsy folk rock è la cifra stilistica delle Nuove Tribù Zulu
Una storia iniziata nel 1991 nelle piazze e nei vicoli di Roma per andare oltre i luoghi canonici della musica, cercare nuove ispirazioni e sperimentare altri spazi artistici. Né è un caso che il loro primo album, del 2000, si intitoli Sulla Strada o che il successivo, di due anni dopo, abbia un titolo altrettanto significativo come L’Unione dei Mondi. Così come il viaggio in India e l’incontro con una parte importante di quell’universo musicale, che verrà la nascita della NOW-Nomadic Orchestra of the World dove le Nuove Tribù Zulu incontrano la travolgente musica dei nomadi del Rajastan, un’esperienza che porterà a ben due album, nel 2012 e nel 2014, Banjara! e Diario.
Anche questo nuovo album, Rosa e fuoco, profuma un po’ di quell’esaltante esperienza indiana ma è un qualcosa che si è sedimentato sul fondo di un bagaglio artistico di portata molto più ampia dove il dialogo tra occidente ed oriente è solo una delle opzioni culturali che ravvivano il succedersi delle dodici tracce, tutte rigorosamente inedite. Rosa e fuoco in effetti segna un nuovo passo in avanti nella carriera della band romana che rinnova il proprio repertorio ravvivando le radici più antiche della sua ricerca musicale: un itinerario artistico sorretto dalla speranza in un’umanità senza frontiere né steccati, libera finalmente da pregiudizi ed egoismi: un modo per affermare in musica che nulla è possibile senza l’amore che muove i nostri passi sulla terra e senza il fuoco che accende le nostre vite.
Con un’introduzione poetica di Andrea Camerini, le illustrazioni di Paolo Camerini, e numerosi ospiti tra i quali Andrea Satta dei Têtes de Bois, Enrico Capuano, MC Shark e la Piccola Orchestra di Tor Pignattara, Rosa e fuoco è stato pubblicato da Squilibri editore
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Artista | Nuove Tribù Zulu |
Titolo | ROSA E FUOCO |
Label | Squilibri Editore – Info: 06-44340148 |
Supporto | CD |
Anno | 2019 |
Sito | www.squilibri.it |
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