Elvira Nobilio (1934-2011) all’epoca di queste registrazioni (1957-58), è studentessa alla Facoltà di Lettere all’Università La Sapienza di Roma, laureanda col professor Paolo Toschi in Storia delle tradizioni popolari. Si muove con un registratore Geloso avuto in prestito da alcuni vicini di casa e accompagnata dall’amica Antonietta Ciantra, che le serve per introdursi nell’ambiente popolare delle campagne di Penne (Pescara). La giovane studiosa era reduce da un viaggio a Partinico, dove aveva preso parte alle attività di Danilo Dolci.
Il materiale raccolto in Abruzzo servirà poi alla realizzazione di un volume edito nella pregevole collana “Biblioteca di Lares” dell’editore Olschki: Vita tradizionale dei contadini abruzzesi della campagna di Penne, che vedrà la luce nel 1962. Il libro fu ben accolto negli ambienti accademici e rimane ancora oggi un testo importante per la conoscenza della cultura popolare abruzzese. Purtroppo però dopo di allora Elvira scelse di dedicarsi all’insegnamento e rifiutò le molte proposte che le furono rivolte per continuare le sue ricerche in vari ambiti folklorici. Successe così che le musiche che accompagnavano quei canti non furono mai rese note. I nastri che le contenevano rimasero in possesso della ricercatrice fino ai primi anni Duemila e soltanto dopo furono depositate nell’Archivio Franco Coggiola del Circolo Gianni Bosio di Roma, grazie all’interessamento della figlia Francesca Alby.
È soltanto ora con questa pubblicazione che possiamo giovarci di una conoscenza importante di buona parte di quanto raccolto in quegli anni lontani e ancora fecondi di materiale “vivo” perché non ancora cristallizzato in pubblicazioni discografiche che poi venivano recepite come versioni “ufficiali”, finendo così con il frenare la continua evoluzioni dei canti che prima passavano di bocca in bocca modificandosi continuamente.
Questa è la ragione per la quale il disco allegato assume un’importanza centrale in questa pubblicazione, anche se non bisogna trascurare l’utile raccolta di informazioni (tra cui non vanno dimenticate le poche, ma preziose immagini fotografiche) fornite da Omerita Ranalli utili per la conoscenza della figura umana e professionale della Nobilio.
Un’introduzione di Pietro Clemente e un testo di Enrico Grammaroli, che inquadra la collocazione dei nastri originali all’interno dell’Archivio sonoro Franco Coggiola, completano questo apprezzabile prodotto editoriale.
Omerita Ranalli, Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo. Le registrazioni di Elvira Nobilio, Roma, Squilibri, 2015, br., pp. 159, ill., con CD audio allegato; € 20
www.squilibri.it
Tito Saffioti
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