di Gianni Giusti
La cantautrice goriziana Paola Rossato ha presentato dal vivo al Teatro Kulturni dom di Gorizia un lavoro di grande freschezza, molto immediato, com’è nel suo stile, composto da tredici brani dal gusto pop cantautorale, di ampio respiro, che spaziano attraverso vsarie sonorità. Un album che affronta tematiche legate alla vita quotidiana in modo mai banale e che non rinuncia a qualche sprazzo di ironia o a momenti di delicata spensieratezza: da Il fiore col codice a barre, un brano che affronta la spudorata commercializzazione della bellezza, a È ancora casa, che parla di un esproprio con delicatezza e parole semplici, allo sperimentale Non dormo, brano sulla frustrazione lavorativa che presenta la collaborazione con il rapper carnico Doro Gjat. Facile è il nome di un disco che arriva a coronamento di una lunga carriera che ha visto Paola Rossato sui palchi più disparati, spesso riconosciuta come autrice di spessore in importanti menifestazione dedicate alla musica d’autore.
Le cose piccole son le più facili da dimenticare
passano rapide sembrano insipide non si fanno notare
son come polvere che gira intorno e non si fa vedere
si posa accanto all’ordine del giorno puntuale
le cose piccole tengono il tempo scandiscono i minuti
le cose piccole sono certezze su cui contare
non si rassegnano se trascurate ma sanno aspettare
le cose piccole sono una pagina da conservare
e si riuniscono con me al caffè della mattina
e si stropicciano distratte gli occhi quando fa sera
e si rallegrano fuori a guardare che non piove più
e ringraziano di essere vere
L’album, autoprodotto, è stato registrato e mixato da Francesco Marzona al Birdland Studio di Gorizia.
Sono numerosi i musicisti che si sono messi a sua disposizione per vestire al meglio questo suo bel lavoro, da Simone Serafini al basso, contrabbasso e violoncello, a Sergio Giangaspero alle chitarre e ai cori, a Ermes Ghirardini alla batteria e alle percussioni, a Gianpaolo Rinaldi al pianoforte e all’organo Hammond, a Mirko Cisilino alla tromba, per finire con il già citato Doro Gjat.
Davvero un gran bel disco, questo di Paola Rossato, da ascoltare e riascoltare con grande piacere.
Lascia un commento