Era atteso dai tanti fans che popolano, da sempre, i suoi concerti, da quel mondo legato alle sue storie, alla sua capacità di raccontare in un dialetto forbito ed ironico con il quale tratteggia impagabili personaggi e situazioni. Lui è Davide Van De Sfroos, al secolo Davide Bernasconi ed il lavoro tanto atteso è “Pica!”. Fisarmonica e suoni pieni di allegria sono il primo, bene augurante impatto con l’album, che non a caso inizia con una storia piena di luce, amori, ombre, aria e fascino del lago. Un innamorato che spera sempre che la sua amata si affacci alla finestra ma poi se la immagina insieme ad uno “senza la camicia e con il bicchiere in mano”, in un tipico quadretto vandesfroosiano cui siamo piacevolmente abituati per le tinte ironiche ed amare che tratteggiano i personaggi delle canzoni del cantore lagheè. La tavolozza di personaggi creati da Van De Sfroos si interrompe per raccontarci “New Orleans”, una storia d’amore che cerca di manifestarsi nella sua grazia mentre intorno si prepara, prima e si manifesta, poi, la tragedia dell’uragano Katrina e dell’incuria del Governo Usa nel prevenirla e nell’affrontarla. L’aria della canzone, all’inizio trasudante, con le sue immagini, di umido e palude, si trasforma in un affresco di distruzione e desolazione che viene ben rappresentata dal suono del violino e dall’enfasi melodica che ne promana. E’ una bella e delicata canzone che annuncia un amore e poi lo vede trascinato via dagli eventi. Chitarra e voce aprono invece “Il minatore di Frontale” nel quale il tono si fa serio e gli umori delle ballate allegre e scanzonate sono messe da parte. Il violino dalle tinte scure dà sostegno alla voce che racconta la storia di uno scavatore di gallerie che ha “sfidato tutti i giorni la strega silicosi”. E alla fine, della poetica di Van De Sfroos, rimane il rispetto e il timore delle forze della natura. Invisibili ed impalpabili ma presenti in
ogni momento della nostra vita. La voce è intensa, cupa, quasi interrogativa. È un’ode al vento “che soffia dove vuole…”, è un omaggio al lago, figlio delle glaciazioni, padre di tante emozioni.
Rosario Pantaleo
Van De Sfroos, Davide – “Pica!” (CD)
Tarantanius, 2008
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