Sì, dovremo gettarli, prima o poi, i confini delle nostre etichette. Scrivo “Folk Contemporaneo” ma in realtà intendo altro. Quella dei Motion Trio è una sorta di musica contemporanea che raccoglie da più parti (dalla musica colta, dal rock, dal jazz) e che gioca su una musicalità molto dinamica, con ritmi ossessivi e ipnotici. Di folk non è rimasto nulla, solo l’idea di un trio “elettronico” (nella sua densità, perfezione e ripetitività) creato con solo tre fisarmoniche e con mille promesse di fantastici effetti “aggiunti” che (a parte una seconda versione, in stile techno, di un brano del cd) in molti casi ci ricordano i suoni di una play-station anni ’80, ma altro non sono che suoni ottenuti da tre bayan (tipo di fisarmonica diffusa specialmente nell’est europa).
Una musicalità nuova, difficilmente descrivibile. Una nuova strada che pochi altri fisarmonicisti (ad esempio Klucevsek) hanno scelto di percorrere pur avendo tra le mani uno strumento che ben si presta sia ad ogni sperimentazione di sorta che alla possibilità di percorrere vie nuove e diverse dai generi via via imposti dall’abitudine (il liscio, il folk, il jazz,…). Una musicalità che mi aveva affascinato già dal disco precedente, arrivato quasi casualmente nella nostra redazione e che aveva raccolto la nostra menzione di merito (FBis!). I tre giovani fisarmonicisti polacchi (due a bottoni, uno a piano) – Janusz Wojtarowicz, Marcin Galazyn e Pawel Baranek, in Play-Station perseguono la loro strada con un grande lavoro di composizione e di sperimentazione alleggerito dall’aspetto di gioco e dall’ironia di molte citazioni musicali. Ad esempio in “Game Over” dove ritmi, suoni e timbri rimandano ad un gioco Arcade da pc (a me ricorda molto il vecchio “Space Invaders”!). Con i Motion trio e con “Play-Station” quella perplessità che abbiamo nel vedere utilizzato, in molte lingue, uno stesso termine per indicare il giocare e il suonare (in inglese “play”), cede alla constatazione che la musica può essere un gioco molto serio e molto fascinoso. Insomma un “gioco” da ascoltare e riascoltare per assaporare idee e divertimenti nuovi.
Tiziano Menduto
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