F.B.: Come siete venuti a conoscenza del Premio Alberto Cesa e per quale motivo, principalmente, avete deciso di partecipare?
Politikòs: Amici musicisti, conoscendo il nostro progetto, ci hanno indicato delle affinità con la missione del Premio. Da lì, abbiamo deciso di confrontarci con il pubblico, gli altri partecipanti, con la giuria.
F.B.: Parliamo di voi e della vostra musica: presentatevi specificando i singoli strumenti, il genere, perché lo avete scelto, da cosa traete ispirazione?
Politikòs: Politikòs è un tridente che verte nella realizzazione della memoria contemporanea riproponendo musica folk, popolare, di lotta sociale.
Memoria intesa come la motivazione e i principi per i quali sono scritti dei brani in Grecia negli anni Sessanta e Settanta (poi diffusi in tutta Europa), per la difesa dei diritti, della democrazia, della civiltà. In questa memoria appartiene la scelta del lauto cretese (suonato da Carmelo Cacciola) che rimarca il nostro senso della tradizione.
La contemporaneità invece è espressa nell’attualità sorprendente di questi messaggi descritti allora, così inerenti con tutto quello che ci circonda oggi: la ricerca per l’uguaglianza, dei diritti, l’urgenza dell’immigrazione, il desiderio della felicità realizzandosi socialmente. Per questa equazione di contemporaneità la nostra scelta della chitarra elettrica con suoni di elettronica di recupero (suonata da Luca Centamore).
La nostra età generazionale, così immersa nella quotidianità attuale e così legata al passato recente per esperienze individuali, ci ha naturalmente indicato il percorso di esprimerci esteticamente e ispirarci anche attraverso la voce greca di Theodoro Melissinopoulos.
F.B.: Da dove venite e com’è, dalle vostre parti, la situazione della musica dal vivo?
Politikòs: Viviamo e lavoriamo a Roma dove, per fortuna, per tradizione, per scelta di operatori coraggiosi, non mancano gli spazi dove la musica dal vivo si realizzi. Quello che sorprende piacevolmente è la scelta da parte di pubblico consapevole a premiare queste scelte. Per noi è stato anche motivo di costituzione.
F.B.: Qual è il vostro rapporto con la musica tradizionale e il territorio di provenienza?
Politikòs: Siamo legati a doppio filo con la Grecia e il Sud d’Italia (voce greca e musicisti siciliani) e di conseguenza con il nostro Mediterraneo, inoltre con tutto ciò che concerne la nascita e la crescita culturale in queste terre . Gli artisti, rispetto a tutti gli altri professionisti, hanno il privilegio di poter infondere la loro cultura di memoria, di appartenenza al loro modo di espressione attiva che diventa vita quotidiana. Noi ci sentiamo tali privilegiati pienamente.
F.B.: Torniamo al Premio Alberto Cesa: come vi siete trovati, cosa ricordate soprattutto di quella serata dedicata alle selezioni dal vivo?
Politikòs: Le selezioni regionali dal vivo per noi sono state un’esperienza paragonabile alla finale! L’approvazione dei partecipanti, i commenti della giuria, sono stati sinonimo di vittoria. Queste sensazioni, per un gruppo neocostituito come noi, erano fondamentali per investire la nostra convinzione di proseguire ampliando la platea di chi potesse ascoltarci. E’ cosi è stato.
F.B.: Come vi siete trovati a Folkest a Spilimbergo?
Politikòs: Ospitalità, ospitalità, ospitalità! Tutto il clima costruito lì, dall’accoglienza della prima stretta di mano ai saluti finali è stato metabolizzato da noi come se tutta l’organizzazione del Premio fosse orchestrata solo per noi! Pensiamo che sia una sensazione che abbiano percepito tutti gli artisti partecipanti singolarmente. L’attenzione meticolosa per tutto quello che riguardava la nostra permanenza, la nostra performance, il sentirci a nostro agio, è stata vissuta da noi con una contentezza disarmante.
F.B.: Quali sono i vostri progetti futuri?
Politikòs: Attraversando questo periodo cosi limitativo per tutti, già siamo attivi nella realizzazione di un disco (opera prima) rappresentativo dell’idea e del sentimento comune che ci ha uniti. Come si diceva prima, il lusso della scelta di poter suonare musica di propria elezione con Amici Musicisti è un privilegio impagabile.
Consapevoli della ricchezza che ci attribuisce tale privilegio, vogliamo che gli stati d’animo raccolti dai nostri incontri siano condivisibili con chi verrà in contatto con il frutto di questo lavoro con analoghe sensazioni. Se ciò accadesse nel futuro prossimo per Politikòs sarebbe la seconda vittoria!
Lascia un commento