Ultimo appuntamento per le selezioni dal vivo del Premio Folkest – Alberto Cesa in provincia di Caserta, e più precisamente a Succivo, resa possibile grazie al la disponibilità del Comune di Succivo e l’attiva partecipazione dell’Associazione Culturale Musicale ViaNova. Una selezione dedicata al Sud Italia che nell’ultima edizione ha proposto alcune tra le più interessanti novità musicali poi esibitesi in Friuli.
Tre saranno i gruppi che si sfideranno sabato 24 febbraio alle 20.00 nell’audtorium del Casale di Teverolaccio, grazie alla disponibilità del Comune di Succivo, per determinare chi tra loro si esibirà dal vivo al festival Folkest2019 a Spilimbergo, in Friuli, e potrà concorrere anche all’assegnazione di un Premio del Nuovo Imaie di ben quindicimila euro per la realizzazione di una tournée, giungerà a Succivo.
Aprirà le danze Roberto Masi, che con voce e chitarra proporrà una serie di sue canzoni che risentono di varie influenze musicali e traggono linfa da quello splendido luogo della memoria e del cuore dove attualmente vive, Matera.
Al secondo posto, in ordine di esibizione, Pastellesse Sound Group – I bottari di Macerata Campania. Nel rispetto della tradizione e con l’intento di divulgare e mantenere viva la cultura popolare delle battuglie di pastellessa tipica di Macerata Campania, nasce nel 2006 il gruppo Pastellesse Sound Group. Particolare è la tipologia degli strumenti musicali: botti, tini e falci sono infatti utilizzati, accanto ai più classici strumenti, nella produzione dello spettacolo musicale per creare quel particolare ritmo denominato pastellessa, una musica primigenia eseguita dai maceratesi con lo scopo di allontanare il male e di risvegliare la terra per il nuovo raccolto. Un rituale, questo, che nasce a Macerata Campania in epoca precristiana, quando era un quartiere di Capua antica, e che nel corso del tempo è divenuto l’elemento principale della festa di Sant’Antuono (ovvero Sant’Antonio Abate), la cui origine è riconducibile al XIII secolo.
A chiudere la serata sarà saranno i Brigan, un quartetto nato nel 2009 con dall’interesse e la passione per le musiche tradizionali. Dopo il disco d’esordio Irish Roots, dedicato interamente alle musiche dell’arpista irlandese T. O’Carolan, nel 2011 con l’uscita del secondo disco Ti sfondo i bodrhàn – tradizione e contaminazione, si sviluppa l’idea fondere sonorità e ritmiche della musica celtica e musica tradizionale del Sud Italia. I numerosi concerti e soggiorni in Spagna e Portogallo hanno portato i Brigan a dedicarsi interamente alla riproposta dei repertori dell’area del Nord Ovest iberico lavorando con l’etnomusicologo, ricercatore e costruttore di strumenti antichi Pablo Carpintero e il ricercatore e musicista zamorano Alberto Jambrina.
Nel 2018 esce il quarto album Rua San Giacomo, prodotto dalla Marocco Music, con la prefazione di Peppe Barra.
Vale la pena ricordare come l’obiettivo del concorso e del Premio Suonare a Folkest – Alberto Cesa non sia la semplice competizione fra artisti quanto piuttosto poter valutare al meglio, in un contesto live, le migliori proposte nel panorama folk, world, autorale e cantautorale italiano che possano di diritto poter essere inserite all’interno del programma di Folkest.
Per informazioni: info@folkest.com – www.folkest.com
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