i Calimani, Carlo Pestelli, Little Train Band, Musica Spiccia, Violoncelli itineranti ft Ana Pilat, Bratiska, Mesudì e Politikos accedono alla finale, che si terrà a Spilimbergo dal 3 al 6 luglio.
Compie dieci anni il Premio Folkest dedicato ad Alberto Cesa, voce e ghironda di Cantovivo, uno dei gruppi pionieri della musica che quarant’anni fa ha fatto capire che delle radici non ci si deve vergognare, che cantare in dialetto non è stare ai margini, ma possedere una lingua magica. Agli albori degli anni Ottanta, fece una cosa che allora non si usava: scrivere (in incognito) testo e musica di una canzone tradizionale piemontese, La bela Mariansun, e con questa prendere simpaticamente in giro l’allora paludato mondo della ricerca etnomusicale, lasciando molti di stucco quando rivelava la recentissima composizione di quel testo e quella melodia.
Il Premio Folkest – Alberto Cesa, è una realtà che nel ricordo di questo libero battitore raccoglie ogni anno circa centocinquanta iscrizioni tra gruppi e cantanti, e si dipana su ben otto selezioni dal vivo – tra Arezzo, Loano, San Pietro in Cariano, Udine, Coreno Ausonio e San Giorgio a Liri – dove in ciascuna delle piazze vengono chiamati a esibirsi tre tra i selezionati che hanno partecipato al bando e solamente il primo classificato di ciascuna serata suonerà durante la fase finale a Spilimbergo, nel corso delle serate centrali di Folkest, lo storico festival che si svolge in Friuli durante il mese di luglio.
Un Premio pensato per valorizzare tutta quella musica che, al di là dell’essere classificata come folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, world, new acoustic, minimalista, chitarristico, canzone d’autore, cantastorie, artista di strada (con prevalente attività musicale) sappia dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo.
I finalisti
A passare le selezioni quest’anno e che parteciperanno a Folkest 2020 sono stati una giovanissima formazione di Arezzo dal caratteristico e originale sound e dalla grande carica, i Calimani insieme al piemontese Carlo Pestelli, un artista che ha militato in passato anche nel Cantovivo di Alberto Cesa; la Little Train Band, gruppo veronese in cui si mescolano blues, folk, jug music e nuove canzoni; dalla Lombardia Musica Spiccia, un originale progetto di gruppo – nato da una scuola di musica – per tutti i terreni, dal palco, alla strada, all’osteria: venti scatenati musicisti di tutte le età. E più vicini a noi, i Violoncelli itineranti featuring Ana Pilat, un originale progetto che ripensa l’uso di uno strumento come il violoncello, integrandosi alla perfezione con la voce della cantante istriana Ana Pilat e da Trieste Bratiska, cantautore punk-folk di belle speranze e di lunga militanza, in scena con un trio nel quale brilla il suo giovane figlio Lucas (9 anni) alle percussioni. Dal Lazio arriveranno i Mesudì, tre voci femminili mediterranee che s’intrecciano in vari modi, appoggiate da un sapiente gioco di percussioni e i Politikos (Grecia/Sicilia), ovvero il Mediterraneo, il sole, i colori e la canzone politica da Mikis Theodorakis ai giorni nostri.
Premio Alberto Cesa 2021
Il nuovo bando 2021 sarà online dal 15 marzo, richiede che come lo scorso anno ciascun gruppo interpreti un brano di tradizione popolare in lingua friulana. Le domande saranno accolte fino al 31 ottobre 2020. In Premio la partecipazione alla fase finale dell’edizione Folkest 2021; al vincitore anche un consistente bonus economico da parte del Nuovo Imaie per l’organizzazione di una tournée.
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