Di primo acchito ti viene da pensare che il nome di questo gruppo, Psychopathic Romantics, sia stato cercato per colpire anche un ascoltatore distratto. Superata questa piccola prevenzione, ci troviamo invece di fronte un lavoro quanto mai eclettico, dove la tradizione plettristica mediterranea si mescola con le influenze d’Oltreoceano. Mario La Porta, conosciuto anche come “Dust”, cantante e autore della band, è infatti italo-americano: nato in provincia di Caserta, è poi cresciuto e nel Connecticut (USA), prima di ristabilirsi in Italia nel 2005, dove forma gli Psychopathic Romantics insieme ai campani Vincenzo Tancredi al basso, percussioni e voce, Augusto De Cesare alla chitarra elettrica e acustica, bouzouki, mandolino, glockenspiel, percussioni e voce, Filippo Santoiemma alla chitarra elettrica, harmonium, mandolino, toy-piano, melodica, E-bow, kazoo, percussioni, organoe voce.
Mandolini e bouzouki duettano con le chitarre acustiche ed elettriche, canzoni in inglese si lasciano inseminare da parti dialettali e in lingue inconsuete. Delicate folk ballads si muovono sinuose su ritmiche elettroniche, alle rock ballads si alterna l’uso di un harmonium indiano.
Gran bel lavoro, forse ancor aun po’ troppo eclettico per i nostri gusti, ma lascia intravedere l’ossatura di una formazione che in futuro potrà riservarci molte sorprese.
Intanto godiamoci l’ascolto di questo “Bread and Circuses”.
Felice Colussi
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Soundcloud // https://soundcloud.com/psychopathicromantics