Philarmonie Luxemburg – Aventure + Orchestre Philharmonique du Luxemburg (OPL) diretta da Gustavo Gimeno –
Riccardo Tesi e Banditaliana sono stati ospiti della Philharmonie del Lussemburgo il 9 e 10 giugno scorso. Il programma tutto italiano ha previsto tre momenti; giovedì sera Riccardo Tesi all’organetto e Banditaliana, Claudio Carboni al sax, Maurizio Geri alla chitarra e Gigi Biolcati alle percussioni, si sono esibiti nella splendida cornice della Chamber Music Hall, un petalo asimmetrico che avvolge l’edificio di forma ellittica, progettato dall’architetto francese e premio Pritzker Christian de Portzamparc. La mattina seguente nella stessa sala i musicisti hanno proposto agli allievi delle scuole italiane – dai 7 ai 10 anni- un programma alla scoperta delle radici della musica tradizionale italiana. Il venerdì sera a coronamento di questa celebrazione dell’Italia hanno suonato per il ciclo di concerti Aventure + che ha previsto due momenti: il primo, dal titolo Milano-Roma, con musiche di Verdi, Puccini, Berio, Rota e Respighi nel Grand Auditorium eseguite dall’Orchestre Philharmonique du Luxemburg (OPL) diretta da Gustavo Gimeno e il secondo con i musicisti di Banditaliana nel foyer.
“Il pubblico di giovedì sera era quasi tutto italiano non c’era neanche bisogno di parlare francese” – sono le parole di Riccardo Tesi che raggiungo dopo il concerto. “Si, era come suonare in Italia.” Il pubblico si è entusiasmato di fronte ad un programma che è la fotografia del lavoro più che ventennale di Banditaliana con brani presi dai loro diversi album (Banditaliana – Thapsos – Lune – Madreperla e Maggio). Da Madreperla lo splendido Kafkafé ispirato alla musica yiddish, brano strumentale dalla ritmica travolgente nella quale si muove sinuoso l’organetto del musicista toscano – sperimentazione sonora e artigianato folk. La sala in estasi ne ha scandito il ritmo fino alla fine. “La musica nella tradizione orale serve sempre a qualcosa” – cosi introduce Tesi l’esecuzione di Maggio del crinale e Maggio di Granglione, il primo tratto dall’ultimo disco Maggio e l’altro da Crinali dedicato alla musica tradizionale dell’Appennino Bolognese, realizzato insieme ad altri musicisti toscani. “Il maggio in Toscana” -spiega Tesi durante il concerto – “si esegue la notte tra il 30 aprile e il primo maggio come canto benaugurante, ai musicisti viene offerto da mangiare ma soprattutto da bere”. Ultimo brano l’ironico Poveri contadini – “Vi prego tutti o cittadini d’ascoltar i poveri contadini che dopo tanto che si lavora/ E noi di pace non ne abbiamo un’ora”, pubblicato in Acqua foco e vento dedicato alla montagna pistoiese e realizzato insieme a Maurizio Geri e altri musicisti. Il gruppo ha concesso due bis. Il primo Tarantella rouge e noir è una tarantella dedicata a Bob Marley e ispirata al reggae. “Mi interessa creare cose nuove usando ingredienti antichi e che facciano parte del nostro patrimonio di cultura musicale”- dice Tesi. La tarantella rimane riconoscibilissima ed e´ di una eleganza magnifica. Ci si sente tutti italiani in questa cornice europea, in questa sala meravigliosa e morbida che consente un ascolto intimo e partecipato e dall’acustica raffinatissima. Il gruppo torna sulla scena con Maggio, ancora un brano dedicato alla questua primaverile e loro cavallo di battaglia, pubblicato in Banditaliana “Eccolo maggio fa fiorir le pere/a voi capoccia vi si chiede da bere/Fiorito è maggio e fiorita è la rosa/e salutiamo lo sposo e la sposa”. E gli applausi si scatenano. A fare da sfondo al concerto le luci che riprendono i colori della bandiera italiana. Francisco Sassetti, senior manager e artistic planning della serie Jazz e & World Music della Philharmonie, spiega che “nella programmazione della stagione si tengono sempre presenti le nazionalità che vivono nel Granducato e questo concerto è stato pensato per la comunità italiana che è molto numerosa in Lussemburgo.”
Il tempo di tirare il fiato e la mattina i “magnifici quattro” sono di nuovo sullo stesso stage sinuoso ed elegante della Chamber Music Hall per un pubblico di piccoli italiani accompagnati dalle maestre. Il primo brano Maggio di crinali “Eccolo qua maggio che viene piano piano con rose e fiore a spigare il grano/ e se ne venga maggio” – quasi una ninna nanna a cullare i piccoli ascoltatori e Maggio di Granaglione piu´ veloce “Siam venuti da lontano senza pioggia e senza vento/questo si che è un buon momento di cantar il nuovo maggio”. Le maestre sono in estasi. A seguire Suite della mietitura pubblicato in Sopra i tetti di Firenze dedicato alla loro maestra Caterina Bueno. “Grano grano carbon chiaro E l’ultima sera di carnovale… io ti vengo a illuminare….” Il valore apotropaico delle formule antiche si insinua nelle orecchie dei bambini che non stanno fermi sulle sedie. “Si facciamo spesso programmi per le scuole,” conferma il musicista toscano e su questa linea educativa tutti e quattro hanno presentato i loro strumenti; il sassofono e´ protagonista di Kafkafé, l’organetto di Batticuore e Marock, la chitarra della canzone Madreperla. Per finire la “batteria strana” come la descrive Gigi Biolcati che ingloba strumenti da diverse parti del mondo (tabla, darbuka, jembé etc.). Biolcati trascina i piccoli spettatori in una esplorazione ritmica del loro corpo prima interpretando in modo magistrale il classico piemontese “Mia mama vol ch’j fila” usando il proprio corpo come percussione d’accompagnamento. A concludere il matinè La cena della sposa, pubblicato in Acqua foco e vento “Che mangerà la sposa la prima sera/Mezzo piccioncin.” Con i bambini che rispondono in coro alla fine di ogni strofa “mezzo piccioncin” anche se molti di loro non capivano del tutto, certamente oggi hanno avuto una panoramica della musica e dei suoni della terra dei loro avi.
Per il concerto di venerdì sera, Sassetti pieno di entusiasmo racconta come è nata la serie Aventure + .“Si intendono proporre al pubblico dell’OPL delle nuove sonorità. Vogliamo che il pubblico della OPL uscendo dal Grand Auditorium sia accolto nel foyer da nuove sonorità che lo sorprendano e soprattutto che si crei un ponte sonoro tra passato e presente.” Il foyer è un vasto peristilio composto da 827 linee verticali intorno al Grand Auditorium che filtrano la luce. È stato progettato a proteggere il complesso dedicato alla produzione di musica, incoraggiando gli ascoltatori a dimenticare o guardare quello che c’è fuori. Sassetti sorridendo prosegue “Quest’anno per la serie Aventure + sono presenti tre paesi la Russia, l’America e l’Italia. Concettualmente si tratta di un solo concerto diviso in due parti. La prima nel Grand Auditiorium e la seconda nel foyer. Nel Grand Auditorium per la serata dedicata alla Russia – Moscou- Saint Pètersbourg- la OLP ha eseguito Offertorium di Sofia Gubaidulina e Symphonie N 11 di Dmitri Chostakovitch, per quella dedicata all’America – Hollywood -Manhattan – di John Adams Short Ride in a Fast Machine e City Noir e The Scandal di Cameron Carpenter. Questa sera per ltalia -Milano-Roma – in programma Nabucco; Sinfonia di Giuseppe Verdi, Crisantemi di Giacomo Puccini, Divertimento concertante di Nino Rota, Quatre dèdicaces di Luciano Berio e Pini di Roma di Ottorini Respighi. Nel foyer hanno suonato il quartetto Terem per la Russia e Cameron Carpenter per l’America e questa sera si esibirà Banditalia che è un gruppo fantastico, lo ho ascoltato questa mattina ed è come una famiglia. Il prossimo anno per la stessa serie una delle serate è dedicata alla musica indiana Paris-New Delhi con Anoushka Shankar al sitar insieme alla OPL e poi nel foyer musicisti di musica tradizionale indiana.” In sintesi il programma proposto dalla Philharmonie intende evocare il passato con la tradizione musicale colta e trasportarci ai giorni nostri con la musica “viva” radicata nel presente celebrando delle caratteristiche nazionali.
Il Grand Auditorium, che ha circa 1.500 posti, è stato progettato da Christian de Portzamparc come una piazza, otto edifici balconati sono piazzati verticalmente intorno all’orchestra e alla platea cosi che l’orchestra sia circondata dal pubblico. Il suono chiaro e pulito della OPL elegantemente diretta da Gustavo Gimeno, con il suo gesto ieratico, ci trasporta in una “italianità” ricca di sonorità, di contrasti, di emozioni e di temperamento. Tra i pezzi della serata il tema di Va pensiero, sull’ali dorate dalla sinfonia del Nabucco trasporta il pubblico direttamente in Italia con quello che è considerato il secondo inno nazionale italiano. Divertimento concertante pour contrebasse et orchestre scritto da Nino Rota per il contrabbassista italiano Francesco Petracchi ed eseguito magistralmente da Edicson Ruiz, mette in mostra il virtuosismo e il temperamento del solista venezuelano. A concludere i Pini di Roma di Ottorino Respighi con l’esplosione dell’italianità nella maestosità delle strade dell’antica Roma. Uscendo dal Grand Auditorium si é ancora avvolti dai suoni dell’ultimo movimento I Pini della Via Appia che si é subito proiettati nel presente da Banditaliana, l’emozione sonora nel foyer è fortissima a sorprenderci ci aspetta un tango Mangiafuoco tratto da Madreperla. Conclusa l’orgia sonora tra passato e presente ci accoglie un caldo “Buonasera” di Tesi rivolto al pubblico assemblato sulle balconate che si affacciano sul foyer creando un movimento dal basso verso il cielo e il concerto continua.
La serie Aventure + pensata per creare un ponte tra le tradizioni musicali in questa serata dedicata all’Italia ha mostrato la vitalità, la gioia di vivere e il temperamento mediterraneo. Anche nel foyer sono presenti i colori dell’Italia ad illuminare le colonne che lo circondano come le mura di cinta della città fortificata che è Lussemburgo. “Abbiamo sedotto il pubblico nonostante le condizioni, erano appena usciti da un concerto “impegnativo” ed erano in piedi e alcuni mangiavano e bevevano,” racconta Tesi. Nonostante, erano tutti incantati da Banditaliana questa volta non solo italiani ma il pubblico internazionale della OPL. Tra le composizioni più belle Moresca Nuziale di cui c’è una proverbiale esecuzione in Solo organetto dove Tesi è da solo protagonista con il suo strumento. Il musicista-compositore toscano e Banditaliana hanno incantato con la loro bravura, personalità e originalità e hanno evocato non solo la tradizione italiana ma ci hanno proiettato in un futuro di inaspettate possibilità musicali tutte ancora da scoprire e esplorare.
Foto e testo di Giuseppina Colicci, Ph.D. in etnomusicologia UCLA
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