Questo è un periodo felice per gli amanti dell’organetto diatonico. Prima Riccardo Tesi, poi Filippo Gambetta, poi Stefano “Ciuma” Delvecchio ed ora anche Roberto Tombesi hanno pubblicato lavori molto diversi tra loro ma comunque dedicati a questo straordinario strumento popolare rilanciato qualche decennio fa dal virtuoso francese Marc Perrone, un rilancio che ha contibuito anche alla rinascita della premiata Ditta Castagnari. Musica tradizionale certo, ma anche un encomiabile sforzo compositivo ed un altrettanto encomiabile certosino lavoro sul suono degli strumenti da affiancare all’organetto e degli arrangiamenti in generale.
“In ‘sta via” del padovano Tombesi, uno dei fondatori dello storico ensemble Calicanto, è un bell’esempio di come rivalutare o addirittura riscoprire la ricchezza del patrimonio musicale dei area veneta scioccamente definito da molti morto e sepolto con l’avvento del boom degli anni sessanta. Ed invece, sull’onda dello straordinario “Concier di Testa” dell’Orchestra Popolare delle Dolomiti, arriva nei negozi (virtuali) questa opera prima di Tombesi. In essa sono raccolte melodie, danze e canti alcuni dei quali facenti parte del repertorio dei Calicanto e dell’Orchestra, tirati a lucido in tutto il loro splendore, vicino ad altri come la “Quadriglia di Italo” (il padre di Roberto), lo scotis “Gran Vechia” (in ricordo del violinista Riccardo Sandini putroppo scomparso nel 1989) e la suite di danze “Do passi / Sette passi” suonata e ballata anche nel Veneto Occidentale. Un bel disco, una raccolta preziosa complementare a quella dell’Orchestra. Lavoro dallo spessore importante, un disco da avere se amate la musica più raffinata e se vi piace ballare al tempo di mazurche, polche, sotis e gajarde.
di Alessandro Nobis