Antonino Uccello fu poeta e antropologo, nato a Canicattini Bagni (Siracusa) l’11 settembre 1922 e scomparso il 29 ottobre 1979. Poco più che ventenne, nel 1947, maestro di scuola, emigrò in Lombardia e insegnò nelle scuole elementari della Brianza. Lontano dalla sua isola sviluppò un crescente interesse verso il folklore e le tradizioni popolari e si formò come poeta di raffinata cultura. A Milano frequentò assiduamente gli ambenti artistici, letterari ed intellettuali dove ebbe modo di incontrare personaggi quali Elio Vittorini ,Ernesto Treccani, Piero Chiara, Raffaele De Grada, Roberto Leydi,Gianni Bosio . La ricerca musicologica di Antonino Uccello inizia nel giugno – luglio 1960, quando comincia a collaborare con il “Centro nazionale studi di musica popolare” costituito presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma, diretto da Giorgio Nataletti, ma già tra il 1959 e nel 1961 realizzò due campagne di ricerca in Lombardia che, toccando marginalmente il territorio bergamasco, interessarono in particolare le province di Como, Lecco e della futura Monza Brianza. 265 brani rilevati a Cantù, Caslino d’Erba, Ceriano Laghetto, Figino Serenza, Lurago d’Erba, Mariano Comense, Montevecchia, Rovagnate, Seveso e Seregno. Confluiti nelle raccolte 49 e 61 del Centro Nazionale Studi di Musica Popolare, i brani raccolti da Uccello costituiscono la prima documentazione di ampio respiro di musiche tradizionali lombarde, realizzata a pochi anni di distanza dalle registrazioni di Alan Lomax e Diego Carpitella e dalle più consistenti rilevazioni di Roberto Leydi.
Con questa pubblicazione si vuol far conoscere in modo più completo ed approfondito, ad un pubblico più vasto, la figura di Antonino Uccello, autore delle registrazioni, e la sua complessa opera di folklorista, museografo ed intellettuale impegnato culturalmente e politicamente.
L’opera è il risultato di un’iniziativa del MEAB ( Museo Etnografico dell’Alta Brianza), del Parco Monte Barro e della Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide (Siracusa) con la Regione Siciliana, resa possibile dalla collaborazione dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, che ha avuto il sostegno della Provincia di Lecco, della Provincia di Como, del Comune di Cantù, del Comune di Mariano Comense, oltre che il patrocinio del DAMS dell’Università di Torino.
Risulta subito evidente la consistenza e la varietà del materiale raccolto, in un area abbastanza circoscritta, che documenta le forme espressive tradizionali a cavallo di radicali e profonde trasformazioni della società e dell’economia della Brianza, ma in generale di tutta l’Italia.
Ninne nanne e filastrocche, favole e proverbi, canti rituali, satirici , sociali, di lavoro, ballate e una variegata gamma di canti d’osteria e brani strumentali per flauto di Pan che delineano nella sua integrità il panorama musicale di un’area non ancora travolta dai processi di modernizzazione.
Particolarmente interessante è il repertorio infantile, un aspetto poco indagato e che invece Uccello, grazie anche alla sua qualità di maestro elementare, ha potuto documentare con abbondanza di materiale nelle sue forme specifiche come filastrocche, conte , scioglilingua , canzoncine nelle loro diverse articolazioni.
Roberto Valota, curatore del volume, nel presentare questa preziosa raccolta sottolinea:” l’ importanza e il valore di queste registrazioni per la conoscenza della musica e della cultura popolare della Brianza”
Ogni canto è illustrato nel suo significato e soprattutto collocato nel contesto sociale e culturale dove è stato raccolto e dove oggi è quasi impossibile trovarne ancora traccia nelle modalità esecutive con cui furono rilevati.
Il volume comprende saggi scritti da Giorgio Foti, Febo Guizzi, Gaetano Pennino, Massimo Pirovano e una testimonianza di Alberto Mario Cirese.
I documenti sonori con la trascrizione e la traduzione dei testi e gli esempi dei canti contenuti nei tre CD allegati sono sempre a cura di Roberto Valota.
Una documentazione sonora finora inedita, di fondamentale importanza per una piena valorizzazione delle tradizioni musicali lombarde.
alessandro nobis dice
Ritengo che la casa editrice Squilibri sia una delle migliori realtà editoriali non solo italiane in campo musicale. Le novità delle sue collane sono sempre una piacevole sorpresa. Complimenti e lunga vita!