di Andrea Del Favero
Un disco di organetto è già di per sé un prodotto particolare, se poi il disco in oggetto è per due organetti il gioco si complica… se poi il produttore è un terzo organettista, che risponde al nome di Riccardo Tesi, beh… mettiamoci lì e ascoltiamo con calma questo nuovo progetto musicale. Ma andiamo per ordine.
Alessandro Gaudio e Salvatore Pace, i due baldi eroi titolari di questo lavoro, sono due giovani strumentisti provenienti dall’Italia meridionale, in quella zona ricca di tradizioni popolari e di fermento musicale tra Basilicata, Campania e Calabria. I nostri si ritrovano quindi alle spalle una forte tradizione nell’esecuzione delle musiche da ballo. Da autentici virtuosi dello strumento hanno partecipato con successo a tutti i più importanti concorsi internazionali di organetto. Frequentazioni che li hanno portati a contatto con le musiche del mondo arrivando a colorare le loro composizioni di jazz, reggae, ritmi balcanici, tango dove lo strumento della tradizione si fonde con una gioiosa contemporaneità. Un’originalità di progetto che si riflette anche negli strumenti usati, che sono dei modelli a due file/otto bassi e tre file/diciotto bassi griffati Baffetti e Saltarelle.
L’apertura di questo disco è un po’ cameristica, ma sfocia subito in una guizzante tarantella, sulla quale si aggiunge Francesco Savoretti al cajon e al tamburello. L’evocativo Le Pays permette al duo di mettere in evidenza il controllo espressivo del mantice, mentre il successivo e reggaeggiante Passione meridionale inneggia al ballo, prima del virtuosistico Diatonic tango.
Da campionato del mondo di organetto è il successivo Formula uno, velocissimo e virtuosistico, nel quale non si può non apprezzare la strepitosa tecnica dei nostri valenti strumentisti, ma che suscita qualche perplessità nel complesso. Il successivo Confusion è un gran bel valzer e Spakkatutto è un brano dalle sonorità più insolite. Riccardo Tesi firma con Gaudio la musica de I cinque mori, dichiarato atto d’amore per la Sardegna e la straordinaria tradizione musicale di quella terra. C’è ancora tempo per una Lifoj, dedicata ai monti dell’Appennino lucano, prima del gran finale con una Viddaneddha, in omaggio al ballo tradizionale calabrese, con l’accompagnamento al tamburello e al riq arabo di Roberto Ghiga.
La produzione artistica, come s’è detto, è di Riccardo Tesi per Visage Records, il progetto grafico di Beatrice Fontana, i contributi fotografici di Antonella Pace. Il disco è stato registrato presso il TVA STUDIO di Tonino Valletta ad Ascea (SA), mixato e masterizzato da Valeria Daniele presso il CHÔRA STUDIO di Calimera (LE)
Un duo dalle grandi potenzialità tecniche che sta cercando ancora una propria linea musicale. Bene fa Riccardo Tesi a lasciarli liberi in questa ricerca, senza imporre una linea precisa, ma aiutandoli ad esaltare quanto di buono (ed è molto) c’è già nelle loro corde… pardon, ance!
Li aspettiamo fiduciosi al prossimo appuntamento discografico. Nel frattempo ascoltatevi questa Passione meridionale.
Artista | SALVATORE PACE E ALESSANDRO GAUDIO |
Titolo | PASSIONE MERIDIONALE |
Label | Visage Music/ Distr.. Egea Music e Pirames International |
Supporto | CD |
Anno | 2023 |
Sito | www.visagemusic.it |
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