Membro fondatore degli Ossian, il cantante-chitarrista Billy Ross pubblica ora questo “Shore Street” un album a suo nome infarcito di musica e cultura scozzese. Profondo conoscitore delle tradizioni della sua terra, Ross ha inserito in questo cd quelle canzoni popolari che ha sempre amato, ma che per un verso o per l’altro non era mai riuscito ad inserite nei dischi con la band, chiamando accanto a sé alcuni tra i migliori strumentisti scozzesi quali, tra gli altri, Tony McManus alla chitarra, Ian MacInness alle “small pipe”. e Stuart Morison al violino. Con queste premesse non ci vuole molto a capire che “Shore Street” è una salutare immersione tra ballate di Robert Burns, vecchie arie gaeliche e canzoni dei pescatori, tutte riarrangiate con perizia e pulizia da Ross e dai suoi compagni.
A differenza di altri cantanti popolari la voce di Ross non è spiegata, ma è racchiusa in se stessa, vellutata e tersa ma capace di modulare le scansioni vocali come nella scuola più tradizionale, soprattutto quando canta in gaelico con quella peculiarità delle consonanti dure che si arrotolano nella gola: uno per tutti il vibrante canto a cappella “Fiollaigean”. Le canzoni, di cui sono riportati i testi e note introduttive, ci raccontano momenti di vita quotidiana, di amori e di fatiche come nella evocativa “The Collier Laddie” sulla dura vita dei minatori nel XVIII secolo. L’interpretazione dei musicisti sa essere drammatica, suadente e lirica e fa sì che questa raccolta sia viva e si ascolti con molto piacere in particolar modo in “‘S Daor A Chennaich Mi’n t’Iasgach” quando da una melodia larga lenta ed aperta spunta la voce gaelica di Ross accompagnato dal solo armonium e ci sentiamo portare indietro e lontano.
Roberto Menabò
Ross, Billy – “Shore Street” (CD)
Greentrax, 2000
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