HIGHTONE, HCD8106, 1999 – USA/AMERICAN ROOTS MUSIC
Questi Aztechi-Texani provengono da Buda, cittadina situata a sud di Austin, la capitale dello stato della “Lone Star”. Si sono costituiti sulla scia del successo dell’operazione Los Super Seven, l’estemporaneo supergruppo texano-messicano, vincitore nel 1998 di un Grammy. Della band fanno parte il veterano della scena tejana, Joel Guzman (fisarmonica, piano ed organo Hammond), sua moglie Sarah Fox (voce) – i cui numi tutelari canori spaziano da Celia Cruz a Billie Holiday, da Aretha Franklin ad Etta James – e che è la scintillante attrazione vocale del CD, Kevy Rojas (chitarra) e Brian Sebastian (percussioni). Coadiuvati da musicisti di ottima levatura (basso elettrico, bajo sexto, contrabbasso, chitarre, cuatro, piano, organo, percussioni), ricevuta la benedizione e la produzione del Los Lobos, Steve Berlin, gli Aztex sfornano Short Stories, opera dall’attitudine frontaliera: fusione bilingue di rock, jazz, blues, cajun e tex-mex e moduli ritmici caraibici.
L’album si compone di undici tracce, di cui sei sono composizioni originali dei coniugi Guzman, il resto è diviso tra tradizionali e brani d’autore. Si parte in pieno stile salsa con Why don’t you love me?. Segue La Ultima Noche, un appassionato, irresistibile bolero. Un linea di basso funky conferisce corposità alla rock-blues ballad Perfect Woman. Chitarra, fisarmonica e percussioni ricamano note e sostengono la voce passionale di Sarah nell’ispanico-messicana Sueño del Rio. È, invece, la voce di Guzman ad interpretare Padre Prays for Rain, superba ballata di matrice rock sixties, con venature folk. Si continua con Amorique, che è tra i pezzi più incisivi dell’album: grande lavoro alla fisarmonica, ritmo incalzante, mistura di stili irresistibile. Maybe, Maybe, firmata dal rocker Joe Ely, che appare come ospite a duettare con la Fox, assume le sembianze di un cha-cha. Ancora la voce intensa della vocalist riprende La Jaibera – un classico nel repertorio di Lydia Mendoza, la regina dell’universo sonoro tejano – contraddistinto dalla travolgente fisarmonica e dalle percussioni. Vigorosa l’impronta norteña anche nella tradizionale “Pajarrillo Barranqueño. La successiva It’s a Mystery è sospesa tra vellutato rhythm’n’blues e cadenze latine. Per finire, esplosione di corde nel tradizionale messicano El Indio/Tamaulipas, che chiude degnamente il CD.
In definitiva, Short Stories presenta pagine di note gustose, con arrangiamenti brillanti, ed una produzione eccellente. Muy sabroso. Davvero consigliatissimo.
Ciro De Rosa
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