La band irlandese, che abbiamo già avuto modo di apprezzare in un paio di mini tour italiani, approda finalmente al primo disco ufficiale che fa seguito a un demo-mini album distribuito ai concerti. A prenderli per mano non poteva che essere Paul Kelly (ospite al mandolino), sempre pronto a mettere la propria esperienza a disposizione dei musicisti più giovani. Noriana Kennedy (voce e tin whistle), James Ryan (mandola, chitarra e banjo), Liz Coleman (violino), Ciaran O Donghaile (flauti e uillean pipes) e Paddy Kennedy (bodhran e percussioni) si autoproducono (con Seamie O’Dowd) un ottimo biglietto da visita, che a mio parere si fa valere per almeno due aspetti solo apparentemente contrastanti: la rivisitazione della musica delle ‘radici’ nel più puro stile Irish, senza forzature né balzi modernisti e nello stesso tempo l’apertura del campo sonoro alle musiche di Cape Breton (e fin qui siamo nella norma per un gruppo che fa musica celtica…) ma anche di America, Scandinavia e… Filippine!
Dichiara in proposito la stessa Noriana: “Non so cosa potrebbero pensarne i puristi, ma noi crediamo che sia un approccio moderno alla tradizione irlandese, è da lì che infatti partiamo, ma poi ci piace fonderla con la musica popolare di ogni parte del mondo”. E aggiunge Liz: “Le influenze ci vengono da vari posti, siamo cresciuti con la musica trad ma ci piace suonare anche musica americana, scandinava e zingara. E poi la madre di Noriana e Paddy è filippina e gli echi di quel paese tanto lontano si sentono in ‘Ang Tangi Kong Pagibig’. Ma ci piacciono molto anche il soul e il reggae!”
E ancora Noriana sul futuro prossimo: “Stiamo organizzando diversi tour per promuovere il disco e il 2008 si presenta pieno di cose da fare. Siamo stati in Danimarca lo scorso dicembre e poi in Germania per tre settimane. E credo proprio che torneremo in Italia. La laurea di Liz dovrà aspettare, così come la mia carriera di scienziata dell’ambiente…”
Gigi Marinoni
Nabac – “Siar Anoir” (CD)
Rucus Records, 2008
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