Fra il 1966 e il 1970 Ion Petre Stoican, considerato il più grande virtuoso di violino tradizionale della Romania in quegli anni, venne incaricato dall’etichetta Electrecord di radunare in varie sedute i migliori solisti del genere per effettuare alcune registrazioni. La povertà del Paese, la scarsa libertà di movimento causata dal regime di Ceausescu all’inizio della sua tragica avventura, mille difficoltà fecero sì che il completamento dell’opera discografica conoscesse più di un intoppo. Oggi, grazie a una intraprendente etichetta tedesca, riusciamo ad avere queste preziose quindici tracce ripulite e messe a nuovo, ma con ancora in sé il fascino imperfetto del suono analogico e, talora, anche del microfono panoramico. Non conosciamo i nomi dei musicisti (allora nelle orchestre non si usava…) e il dettaglio degli strumenti, anche se è facile scoprire all’ascolto la presenza costante di fisarmonica e cymbalom, trombe, clarinetti e contrabbasso oltre naturalmente al violino del leader e di altri suoi altrettanto bravi colleghi. Otto pezzi su quindici sono hora, la danza più ballata di Romania, mentre le altre sono arie lente o melodie d’ascolto: in tutte, regna sovrano lo swing assolutamente particolare (e incredibilmente moderno) che caratterizzava la forte componente gitana di queste musiche e le rende, ancor oggi, di una sconcertante attualità. Prezioso.
Dario Levanti
Stoican, Ion Petre – “Sounds From a Bygone Age – Vol.1” (CD)
Asphalt Tango Records – CDATR0805, 2005
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