ETHNICA TA019, 1999 – TRADIZIONALE/CAMPANIA
Rimandando alle considerazioni generali sui repertori irpini, sulla loro permanenza vitale all’interno delle comunità rurali e sulla loro immunità da contaminazioni di moda contenute nella recensione del primo capitolo di questa ricerca (pubblicata su FB 4/2000 dello scorso maggio), annotiamo il notevole interesse di questo secondo volume, concentrato sugli aspetti vocali di questa tradizione.
Il termine “suono di canto”, in Baronia e nell’Alta Irpinia, definisce un genere piuttosto ampio, contraddistinto dalla funzione di creare dei “vasi” melodici diversi nei quali travasare testi diversi e medesimi schemi metrici. I documenti raccolti in questo disco da Pino Gala testimoniano il legame attuale, forte e radicato, fra voce umana e organetto, strumento che fin dalla sua comparsa ha giocato un ruolo decisivo nell’evoluzione-conservazione di questi antichi modi espressivi.
L’area della ricerca comprende, come nel primo CD, soprattutto la zona montuosa che da Avellino guarda verso la Puglia, mentre il repertorio è costituito da registrazioni sul campo effettuate in un periodo compreso fra il 1986 e lo scorso anno. Un’altra importante documentazione che arricchisce la collana delle edizioni Taranta e si offre all’attenzione di chi cerca altri aspetti meno conosciuti della cultura campana che, naturalmente, non è solo tammurriata.
Enrico Lucchesi
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