Non sono molto frequenti le collaborazioni fra musicisti italiani e africani, in particolare fra quelli provenienti dall’Africa occidentale, per cui siamo particolarmente lieti di segnalare questa uscita discografica del gruppo Kolon Kandià, guidato da Luca Malaspina e composto da cinque musicisti italiani e quattro del Burkina Faso. Una formazione quasi paritetica per un prodotto maturo ed omogeneo che se poggia gran parte del suo fascino sull’uso di una autentica quantità di percussioni, dall’altro non manca di stupire per l’abilità dimostrata dal gruppo di orchestrare gli strumenti melodici e armonici presenti, voce compresa. Il disco è articolato e complesso e alterna a momenti ieratici che ricordano la trance tracce più immediate in cui il ritmo tribale lascia il passo a fascinazioni caraibiche di facile presa. Una scelta voluta, spiega Luca Malaspina, per stemperare un po’ la tensione e rendere l’insieme più godibile.
Dalle brevi note scopriamo che dietro Kolon Kandyà si celano anche progetti di cooperazione di cui questo disco è, in qualche modo, parte integrante. Un motivo in più per dare una mano: cercano un’etichetta e un distributore serio con cui collaborare… Date un’occhiata al Rubricone, segnatevi i loro recapiti, astenersi perditempo.
Dario Levanti
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