Stoney LaRue è una delle rivelazioni della scena Red Dirt, movimento sonoro nato in Oklahoma che comprende Bob Childers, Jason Boland & Stragglers, Tom Skinner, Greg Jacobs e Jimmy LaFave. Come quest’ultimo LaRue si è trasferito in Texas, subito conseguendo apprezzamenti lusinghieri da parte del pubblico e dagli addetti ai lavori. Dopo il più che lodevole debut-album “Dowtown” (2002), questo eccellente “Red Dirt Album” rappresenta un salto di qualità: un lavoro ragguardevole, dove prendono sostanza un pugno di canzoni di grande profondità passionale ed emotiva. Il suono è spesso grumoso e tipicamente southern, con chitarre acustiche ed elettriche che si avviticchiano tra di loro, violini sbottonati, grandi spazi dai colori seppiati e profumi ventosi della frontiera. Tra le songs meritano una segnalazione ”Solid Gone”, scritta a quattro mani con Ray Willie Hubbard, “Idabel Blues”, “One Chord Song” e “Walk Away”, tracks interpretate con un cipiglio infervorato da coinvolgimento & sentimento. Chiude il disco un’eccellente cover della dylaniana “Forever Young”.
Claudio Giuliani
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