La canzone d’autore americana e in particolar modo quella texana nasconde spesso graditissime sorprese. Piccoli gioielli tutti da scoprire. E’ il caso di questo piccolo grande cd, una produzione artigianale, per certi versi quasi casalinga; che racchiude in sé splendidi tesori musicali che aspettano solo di essere portati alla luce. Gli ShAnnie sono un duo formato da Shan Kowert e Annie Acton. La somma e la contrazione dei loro due nomi di battesimo hanno dato vita non solo alla loro visione musicale, gli ShAnnie appunto, ma anche, dal 2005, a un progetto di vita comune. Le loro voci sembrano create per cantare insieme le meravigliose armonie che questo cd contiene. Nella vocalità di Shan ci sono reminiscenze di Gordon Lightfoot e Dan Folgerberg, due presenze fondamentali nella sua esperienza formativa; in quella di Annie nuances che sembrano appartenere a Patsy Cline, Allison Krauss, alla Linda Ronstadt più legata alle proprie radici latine; e a qualche oscura ma bravissima cantante irlandese. Tutte influenze che risiedono nel profondo dell’anima di Annie che ha origini sia messicane che celtiche. Tutto ciò viene esaltato nelle canzoni che la coppia scrive. Canzoni profonde, liriche, ispirate e piene di poesia. Canzoni che sembrano piccoli film. Canzoni che raccontano storie in cui ognuno di noi potrebbe riconoscere sé stesso. Difficile stabilire dove finiscano le corde della chitarra di Shan e dove cominci la dolcissima voce di Annie. Una voce angelica che sembra essere stata creata per toccare il cuore delle persone più sensibili. Il loro viaggio cominciato in un posto magico che si chiama Luckenbach, Texas, un luogo magico dove si è fatta buona parte della storia della musica d’autore texana, giunge con “The Station” ad un nuovo approdo. La produzione del disco è affidata a uno dei più bravi chitarristi di Austin: John Inmon un musicista di levatissima caratura che ha suonato con artisti del calibro di Jerry Jeff Walker, Townes Van Zandt, Ray Wylie Hubbard, Jimmie Dale Gilmore, Joe Ely, Delbert McClinton, Marcia Ball, Omar and the Howlers, Bruce Robison, Pat Green e Michael Martin Murphy; solo per citare qualche nome. Inmon dimostra in questo lavoro di non essere solo un chitarrista dal tocco raffinato e personale ma anche un produttore di tutto rispetto. Il valente strumentista è riuscito ad arricchire le già notevoli composizioni degli ShAnnie con rispetto, generosità e grande spirito creativo. C’è un altro grande nome coinvolto nella realizzazione di questo album, quello di Fred Remmert che ha masterizzato l’album nel suo Cedar Creek Studio, un luogo leggendario da cui sono passati tra gli altri Lloyd Maines, Dixie Chicks, Shawn Colvin, Robert Earl Keen, Patty Griffin, Jimmy LaFave, Sam Baker, James McMurtry, Ray Wylie Hubbard, Uncle Tupelo, Sonny Landreth e Cross Canadian Ragweed. Tra le canzoni che mi hanno destato maggiore impressione la bellissima traccia d’apertura intitolata “I can’t reach you”, “Within’ your heart” un brano superbo dal sapore folk, forse il migliore dell’intero cd, in cui spiccano la voce della Acton, il basso di Roberto Re (Fabrizio Poggi & Chicken Mambo) e il toccante violoncello di Mollie Fisher; la significativa “Could it be” cantata da Kowert, il delizioso western swing “Driftin’ lost cowboy” tutto dedicato a Hank Williams; e “Weatherman” piccola gemma che chiude un cd assolutamente intrigante.
Per maggiori informazioni e per farvi un’idea della musica da loro proposta: www.shannieband.com.
Roberto Di Giovanni
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