FOLKCLUB ETHNOSUONI ES 5380, 2009 – FOLK CONTEMPORANEO/ITALIA
A poco più di un anno dall’uscita di “Suonato con i piedi”, progetto discografico interamente dedicato all’interpretazione di musica e danze del Québec, l’orizzonte sonoro di Andrea Capezzuoli e della sua piccola Compagnia si ampia e caratterizza questa nuova produzione che si presenta, come il precedente disco, come un omaggio affettuoso al repertorio da ballo: non solo Québec, questa volta, ma anche l’amata Francia, la Bretagna e un po’ d’Italia, che si esprime soprattutto attraverso alcune interessanti composizioni. La soluzione timbrica adottata dal trio (organetti, sax soprano, chitarra) si enfatizza in una vera e propria sezione di fiati con l’aggiunta in alcuni brani di sax tenore e tromba, e qualche cameo pianistico arricchisce ulteriormente l’insieme. Il tutto, apparentemente, gioca a favore solo dell’ascolto, ma chi ha più pratica di ballo mi assicura che anche l’uso funzionale della musica ne risente in termini positivi, conferendo una verve particolare al supporto per la danza, per un piacere ancor più completo dei ballerini. Operazione curiosa, un autentico gioiellino del genere, il trapianto del testo della canzone popolare piemontese “Re Arduin” sulla melodia di “Je suis encore bien resolu”, un classico del canto corale quebecchese reso famoso dagli Hommage aux Aines; ma non è l’unica chicca nascosta fra le tracce di un disco che a una prima lettura parrebbe solo d’evasione pura. Le improvvisazioni di sax sul tema di una bourrée dei Brayauds, l’uso maturo delle voci, la divertita rilettura metrica di un classico della tradizione bretone che così diviene ballabile sono altri segnali di una produzione matura e consapevole: dopo innumerevoli esperienze e ricerche di stabilità musicale, Andrea Capezzuoli sembra aver trovato nella sua Compagnia la giusta dimensione. E noi non possiamo che esserne contenti.
Giacomo Sereni
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