Capo Verde, Senegal, Albania e Pakistan: sono queste le aree geografiche e culturali al centro della I edizione di Via del Canto, Festival Internazionale delle Musiche dal Mondo che si svolgerà dall’1 al 4 novembre a Fano e Pesaro. Sette concerti e tredici workshop per quattro giorni di intensa programmazione in alcuni luoghi di interesse artistico legati al mare per vocazione e vicinanza: il Pala J Marina dei Cesari e la Pinacoteca San Domenico a Fano e il Teatro Rossini e il Grà a Pesaro. Fra i protagonisti del Festival troviamo Giovanna Marini, la danzatrice e attivista per i diritti civili pakistana Sheema Kermani e la cantante senegalese Coumba Gawlo.
Ideato e diretto da Anissa Gouizi e Frida Neri – artiste, cantautrici, interpreti di musiche dal mondo e animatrici culturali attive da anni nel campo dell’integrazione e del multiculturalismo – Via del Canto non si preannuncia come una semplice rassegna di world music ma come una piattaforma progettuale che fa della musica e dell’espressione artistica uno strumento diretto di integrazione reale, coinvolgendo i migranti ospiti dei centri Sprar, i minori non accompagnati e le comunità del territorio nel processo di produzione stesso dell’evento, attraverso momenti di formazione sui vari aspetti che compongono la produzione di un festival o di un evento culturale in generale: dall’ospitalità e la gestione logistica alla mediazione culturale e alla ristorazione.
Il Festival si apre il 1° novembre alle 21 al Pala J Marina dei Cesari di Fano con il Coro Africano di Rimini. Composto da undici cantanti e sei musicisti, il CARI nasce dall’incontro tra studenti universitari africani e musicisti italiani per rielaborare con gusto contemporaneo musiche e danze tradizionali dell’Africa Occidentale. L’ensemble è diretto da Devon Ebah (conosciuto anche come Devon Miles), maestro di canto e polistrumentista nigeriano che si muove fra r’n’b e reggae.
Subito dopo, alle 22, sarà invece la volta di Gabriela Mendes, voce autentica di Capo Verde. Classe 1973, la Mendes è cresciuta con il mito di Cesaria Evora e oggi è una delle più apprezzate interpreti della morna e della coladeira. Ha esordito con l’album Tradição, registrato in Francia nel 2005, cui hanno fatto seguito i due successivi lavori Um renovo musical (Berkley, California) del 2011 e un album live registrato in Svizzera nel 2013.
Il 2 novembre si rimane fisicamente a Fano, ma ci si trasferisce con il cuore e con l’anima in Pakistan: alle 21 sul palco del Pala J Marina dei Cesari saliranno la band Sounds of Kolachi insieme alla danzatrice, regista e attivista politica Sheema Kermani in una performance che lega in modo diretto le tradizioni culturali del sud dell’Asia con la contemporaneità occidentale. Guidati dai riff stravaganti e malinconici del cantante e compositore Ashan Bari e rafforzati da un quartetto vocale, i Sound of Kolachi sono dieci fra musicisti e cantanti provenienti da Karachi con la missione di far dialogare raga e armonia occidentale, le melodie pakistane con il contrappunto, strumenti tradizionali come il sitar e il sarangi con la chitarra elettrica. Per l’occasione la formazione si esibirà in un originale featuring con tre musicisti italiani di altissimo spessore: Gabriele Pesaresi al contrabasso, Francesco Savoretti alle percussioni e Fabio Mina al flauto. Nata nel 1951 da una famiglia borghese, Sheema Kermani è un’esponente di spicco del genere di danza Bharatanatyam e Kathak. Ormai da decenni combatte il maschilismo della società pakistana attraverso l’insegnamento, la danza e le sue lotte per i diritti umani e in particolare per quelli delle donne.
Ci si sposta a Pesaro, al Teatro Rossini, il 3 novembre alle 18 per l’incontro fra la fisarmonica balcanica dell’albanese Bardh Jakova con il saltarello di Danilo di Paolonicola mentre alle 21 sarà la volta della signora del folk italiano, Giovanna Marini, che insieme al Coro Inni e Canti di Lotta e alla Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio trasporterà il pubblico in un viaggio negli ultimi due secoli di storia d’Italia attraverso i canti di lotta e la musica folk nel concerto dal titolo Ed un pensiero ribelle in cor ci sta!
Alle 23 ci si sposta invece dal Teatro Rossini al Grà di Pesaro per il concerto di Iljazi Family Group, formazione del sud dell’Albania che si esibirà in un concerto di musiche dai Balcani al Mediterraneo.
L’ultimo giorno, il 4 novembre, si apre alle 18 alla Pinacoteca San Domenico di Fano con l’incontro fra il Coro Giovanile Malatestiano diretto da Francesco Santini e il gruppo di ricerca etno-musicale Shpirti Arbёresh, letteralmente Spirito degli Albanesi d’Italia. Nato nel 2010 nel contesto delle vallje, periodici appuntamenti che coinvolgono i paesi arbёresh del sud Italia, la formazione che fa base nella provincia di Cosenza ha costruito un repertorio di canti, rapsodie, racconti, danze e poesia della più raffinata tradizione arbёresh per salvaguardare la lingua, i costumi e il patrimonio culturale.
Il gran finale della programmazione musicale di Via del Canto è affidato a una dei protagonisti del Festival, la cantante griot senegalese Coumba Gawlo, sul palco del Pala J Marina dei Cesari di Fano insieme al Ballet Africa Teranga, una delle eccellenze internazionalmente riconosciute nel campo della danza senegalese, composto da ballerini provenienti dal Balletto Nazionale del Senegal. Doppio disco d’oro e disco di platino per la sua versione di Pata Pata (brano firmato da Miriam Makeba nel 1967), hit dell’estate in tutta Europa nel 1998, Coumba Gawlo è l’artista senegalese che vende più dischi dopo Youssou N’Dour. All’età di 14 anni, è stata proclamata Voce d’Oro del Senegal per il brano Soweto, vera denuncia contro l’Apartheid scritta dal padre in omaggio a Nelson Mandela. Da allora, la Gawlo ha costruito una carriera che l’ha resa una vera ambasciatrice della cultura africana nel mondo, dedicando la sua vita alla musica e all’impegno umanitario.
Il concerto di Coumba Gawlo sarà aperto da Jabel Kanuteh, giovanissimo griot del Gambia ed eccellente suonatore di Kora. In Italia dal 2015, Kanuteh è richiedente asilo ospite in centro di Pesaro. Nel solco della musica tradizionale del West Africa, i suoi brani originali cantano la traversata del deserto e del Mediterraneo che lo hanno portato nel nostro Paese.
A completare il quadro di questa prima edizione del Festival, tredici workshop sul canto, sugli strumenti e sulle danze tradizionali – aperti a ogni livello di formazione e tenuti da alcuni degli artisti in programma e da ospiti speciali – fra i quali il workshop Canti dal Senegal con Coumba Gawlo, quello sul Potere di liberazione dell’arte di Sheema Kermani, quello sui Flauti dal mondo con Fabio Mina, quello sulle famiglie delle corde con Gionni Di Clemente e, infine, quello sulle Percussini mediterranee con Francesco Savoretti.
La I edizione di Via del Canto è prodotta dall’associazione AnimaFemina in collaborazione con Sprar Pesaro, Comune di Fano, Comune di Pesaro, Ass. Politiche sociali del Comune di Fano, Ass. Pari opportunità del Comune di Fano, Ass. Politiche sociali del Comune di Pesaro, Ass. Pari opportunità del Comune di Pesaro, Consiglio regionale delle Marche, Cgil, Regione Marche, Ambasciata del Pakistan, Università per la pace, Labirinto, Irs Aurora, Millevoci, L’africa Chiama, Csv, Viviverde, Viaggi e Miraggi, Cooperativa Generazioni, Cooperativa Gerico, Associazione senegalesi città di Fano, Traffic, Petra Bartels, Apito, Noi mondo tv, Fondazione Wanda di Ferdinando, Bcc Fano.
Info
info@viadelcantofestival.com
Tel.: +39 333 34 38 122 +39 388 42 36 456
www.viadelcantofestival.com
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