Via Medina è una strada a ridosso del porto di Napoli. Da sempre luogo di approdo e primo contatto tra marinai e viaggiatori di vario tipo e la città, ambiente favorito ed immediato di incontro e scambio tra culture, come dimostravano i molti locali che avevano sede nei vicoli adiacenti, in cui echeggiavano le musiche più disparate. Un luogo che ben si presta a rappresentare il lavoro diretto dal chitarrista napoletano Lino Davide, che elabora testi, musiche e arrangiamenti di “Viamedina”. In questo progetto musicale non rientrano riproposizioni di musica tradizionale, ma il gusto partenopeo costituisce uno sfondo, un terreno collante, un selciato dove compaiono e camminano le anime musicali più disparate, che gli autori si propongono di accogliere e ospitare in dieci brani di originale composizione. Un lavoro che nonostante sia libero da obblighi tradizionali, concede ben poco all’elettronica, con un impianto strumentale di vari strumenti a corda, fisarmonica e percussioni, il tutto impiegato in modo abbastanza essenziale ma ugualmente ricco di quelle atmosfere ed effetti orchestrali che i musicisti si propongono di mettere a colloquio. Sono sei i componenti del gruppo (Lino Davide: voce, chitarre, chitarra battente, oud, bouzouky; Barbara Radi: voce; Biagio Orfitelli: contrabbasso, basso elettrico; Vittorio Cataldi: fisarmonica, violino; Sasà Federici: tammorre, congas, bata, djembé, darbuka, cymbals; Gabriele Pastore: tamburello, bongos, bata), che si avvalgono di alcune efficaci collaborazioni (A. Mennella, D. Canonico, P. Asmundis, i fiati di R. Veno e L. Malvone, la voce di Auli Kokko in un brano). Il tessuto musicale supporta la primaria funzione del canto, assegnato a due sole voci, ma vibranti, convincenti, sicure. L’intento di Lino Davide di realizzare un progetto musicale che da un “post-folk porti verso un genere più world” si riflette bene anche nella scelta dei testi. Essi si presentano infatti come il tentativo di un incontro fra l’ambiente locale, che detta l’uso del dialetto partenopeo, dei modi della canzone tradizionale e popolare napoletana, ed il mondo. “Viamedina” è una tavolozza i cui colori sono varie anime musicali del Mediterraneo, che vengono usate per allestire quadri sonori. Possiamo affermare che questo lavoro arricchisce ulteriormente il contesto delle recenti produzioni di musicisti di area partenopea che stanno dimostrando, a partire da comuni radici tradizionali, una varietà di elaborazioni originali e strade differenti, tutt’altro che banali, e tutte ben autorevoli per affrontare lo spazio della world music internazionale.
Mario Gennari – Stefania Brocca
Viamedina – “Viamedina” (CD)
Folkclub Ethnosuoni – ES5353, 2005
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