di Giovanni Bruno
Cinquant’anni di carriera sui palchi di tutto il mondo non sono pochi, ma ancor meno sono coloro che ci arrivano con la freschezza artistica e la voglia di fare del leader e fondatore dei New Trolls, che ci presenta un album di inediti eclettico e multiforme, interamente composto, arrangiato, interpretato e suonato da lui. ALla sua maniera! Finalmente, verrebbe voglia di dire.
Come acqua chiara è un brano a cui tengo molto –sottolinea Vittorio De Scalzi – con una melodia che vuole insinuarsi con prepotenza nelle orecchie di chi ascolta. È un pezzo in cui alla battuta incalzante della chitarra, si sovrappongono come naturale tappeto musicale, le tastiere, per sottolineare al meglio questa storia di rabbia sui fatti del presente, ma ricca di incrollabile fiducia nel futuro.
L’album L’attesa è composto da dieci brani che dmostrano il grande eclettismo del nostro: dall’intimo brano di apertura che dà il titolo all’album, si passa dal country-folk di Squali, alle volute incertezze della rarefatta Non si può.
L’atmosfera ipnotica di Giorni di vento alle suggestioni carnali di Una parola, passando per il travolgente ritornello di Come acqua chiara o per il delicato omaggio di Pino, uno struggente blues dedicato a Pino Daniele. L’album affronta anche delicati argomenti come l’esistenza di una divinità superiore in Anima senza padroni o temi specifici del blues in Ordinary pain e in You were trusting me, entrambi cantati in inglese.
Questa la tracklist de L’attesa:
1) L’attesa
2) Squali
3) Ordinary pain
4) Giorni di vento
5) Una parola
6) Come acqua chiara
7) Non si può
8) Pino
9) You were trusting me
10) Anima senza padroni
Vittorio De Scalzi, lo ricordiamo, nasce a Genova nel novembre del 1949 e da allora la sua vita e la sua carriera si suddividono in due diverse anime artistiche. Quella ribelle e contestatrice della fine degli anni sessanta che lo ha portato a fondare la band dei New Trolls; e l’altra, quella del cantautore, della vicinanza con Fabrizio De André.
Durante la sua carriera è passato da alcune esperienze di rock progressive – da non dimenticare il mitico Concerto Grosso riuscito esperimento di fusione fra rock e musica barocca– a varie collaborazioni come già detto con De André o ancora alla composizione di canzoni per artiste del calibro di Ornella Vanoni, Mina o Anna Oxa.
Nel 2017 ha festeggiato al teatro San Carlo di Napoli i suoi cinquant’anni di carriera in un grande concerto presentato da Fabrizio Frizzi, che ha visto la partecipazione di grandi nomi della storia della musica italiana.
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