Quintetto tutto italiano che percorre il sentiero dei suoni e delle tematiche musicali dell’area celtica, con questo bel “Che cosa state cercando?” i triestini Woodenlegs propongono il loro secondo disco che segue “If it doesn’t last forever” del 2011. Quello che colpisce dall’ascolto è la qualità del suono, compatto, equilibrato e allo stesso tempo grintoso; musica che travarica i confini degli stereotipi della musica irlandese, inutile mettersi ad inseguire i più famosi ed inarrivabili interpreti e le più celebri melodie, meglio cercare una personale via che dia la possibilità di farsi apprezzare senza avere il peso di essere avvicinati a questo o a quel gruppo irlandese. Questa la cifra stilistica dei Woodenlegs, ed in più la voglia di mettersi in gioco componendo brani originali, lasciando forse intravedere il loro futuro musicale. Come le due tracce che chiudono il disco, “Dancing in the mud” e “Gronte”, o lo strumentale “A light in the night” con il suono che guarda ai Waterboys – che gruppo di musica tradizionale irlandese proprio non sono -: coraggioso anche sfidare standards come “Kid on the mountain” con originale arrangiamento quasi folk rock e “Follow me up to Carlow”. Insomma un bel disco, scritto e suonato da Alice Porro (flauti), Giovanni Gregoretti (basso e mandolino), Anselmo Luisi (percussioni, voce), Giovanni Settimo (chitarra e voce solista) e Andrea Monterosso (violino e voce) che sono sicuro sarà apprezzato anche al di là del Mare d’Irlanda. Procuratevelo e chiamate i Woodenlegs se organizzate concerti, festival, houseconcert: divertimento assicurato.
www.woodenlegs.it
alessandro nobis
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